La visita di Gilles Gascon a Torino, nella giornata di ieri, 16 gennaio, va annotata nell’ambito del processo di costruzione della linea Torino-Lione, del dibattito politico correlato e della scadenza della domanda di finanziamento alla Commissione europea per la tratta compresa tra l’uscita francese del tunnel di base e Lione.
Gilles Gascon è sindaco di Saint-Priest, uno dei comuni della cintura di Lione, sull’asse verso Chambéry. Esponente della destra repubblicana (RPR), è da tempo in contrasto con il sindaco ecologista di Lione, Gregory Ducet , che è contro la Lione-Torino, un po’ come avvenne per Chiara Appendino e i 5 Stelle a Torino, quando era sindaca nel 2017 e 2018.
Gascon ha incontrato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Era accompagnato dal presidente della Camera di commercio italiana a Lione, Igor Stamboulian.
La conferma del sostegno politico alla Torino-Lione e la posizione delle sinistre insoumises
La visita di Gascon è stata di rassicurazione circa il sostegno territoriale francese alla realizzazione dell’infrastruttura. Nel corso del 2022 e del 2023, nel partito ecologista EELV e nella France insoumise è emersa infatti una posizione contraria alla Lione-Torino. Il Sindaco di Lione e presidente della metropoli lionese, Gregory Ducet, aveva tra l’altro espresso la propria contrarietà in una intervista all’italiana La Stampa il 20 giugno 2020. Il 20 dicembre 2022 era apparso su Reporterre un appello contro la Lione-Torino firmato da 150 personalità francesi, tra esponenti politici, sindacalisti, rappresentanti di associazioni.
In risposta, il 12 aprile 2023, 60 parlamentari e altre personalità hanno sottoscritto un appello a favore dell’infrastruttura. Nel corso degli incontri, Gascon ha ricordato che nel giugno scorso 43 sindaci sul totale dei 58 che compongono la Metropoli di Lione hanno firmato un manifesto a sostegno dell’infrastruttura. Un sondaggio IFOP dello stesso mese di giugno indicava inoltre che l’80% degli abitanti della città metropolitana di Lione è favorevole alla Lione-Torino.
Va infine notato che né il Comune di Lione né la Metropoli hanno competenza sulla Torino-Lione, e che quindi la posizione del sindaco ecologista non ha effetti diretti.
Cosa si aspetta per riaprire la linea ferroviaria storica?
Negli incontri di Torino, Gascon ha potuto ascoltare le sollecitazioni del sindaco Stefano Lo Russo e del presidente della Regione Alberto Cirio sulla necessità d’accelerare i lavori per la riapertura della ferrovia storica, chiusa dal 27 agosto 2023 dopo la frana nel Comune di Saint-André in Maurienne. La linea ferroviaria ospitava il TGV e il Frecciarossa tra Milano-Torino-Lione-Parigi e una significativa parte dello scambio di merci tra i due Paesi. Secondo le previsioni non potrebbe essere riattivata prima della fine del 2024.
La scadenza del 30 gennaio
Gilles Gascon ha anche ricordato che entro il 30 gennaio la Francia deve presentare alla Commissione europea una richiesta di finanziamento per la sua parte di infrastruttura. Infatti, occorre modernizzare la tratta storica sul territorio francese, tra l’uscita del tunnel di base e Lione, che non sarebbe in grado di trasportare tutte le merci previste per il 2032. La riunione decisiva si dovrebbe tenere giovedì 18 gennaio, appena in tempo per chiudere la domanda di finanziamento.