Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Fai un dono
    • Abbonati
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
      • Contributi e idee
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » La ricetta del “Bünet” piemontese
    Nos Alpes Cuisine

    La ricetta del “Bünet” piemontese

    Giorgia GambinoGiorgia Gambino30 Giugno 2024
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    “Bünet” piemontese, “Bünet” piémontais
    “Bünet” piemontese, “Bünet” piémontais
    Aoste 728x90px hiver25

    Che ci si voglia concedere una meritata merenda accomodati ai tavoli di una pasticceria oppure regalare un goloso dessert dopo un pranzo al ristorante, il “Bünet” piemontese è sempre una scelta valida. Dolce tipico di consistenza similare a un budino, esso viene preparato oramai su tutto il territorio regionale, tanto da essere divenuto uno dei simboli per eccellenza della cucina locale.

    Le origini di questo dolce, citato per la prima volta tra le pagine del ricettario “Polizia e cucina”, risalgono agli inizi dell’Ottocento, quando esso veniva considerato alla stregua di una pietanza. Dopo svariate revisioni e molteplici rimaneggiamenti, poi, la ricetta si stabilizza definitivamente attorno alla fine del secolo, andando a comprendere anche amaretti e rum.

    Il “Bünet” piemontese si diffonde in tale sua forma dalle dimore aristocratiche alle case borghesi e ancora nelle realtà contadine, trasformandosi da entremet a dessert delle occasioni speciali. Dalla capitale del Piemonte che gli ha dato nascita, in aggiunta, esso si spande tra Langhe, Asti e Monferrato per il tramite delle ragazze che dai paesi limitrofi vi si trasferiscono per cercare lavoro e fortuna nei centri urbani.

    Il nome di tale dolce deriva dal termine con cui i cuochi piemontesi chiamavano lo stampo utilizzato per la sua preparazione, ovverosia “bonèt”, in italiano “berrettino”. Tale analogia può anzitutto essere spiegata per via della forma di tale recipiente, di fatto similare a un omonimo copricapo; una altra versione la vede però tratta dal nome del cappello stesso vestito dai commensali.

    Gli ingredienti

    Il “Bünet” piemontese viene a oggi certificato come Prodotto Agricolo Tradizionale (PAT). Per prepararlo sono necessari anzitutto di base uova (5), latte intero (500 millilitri), zucchero semolato (100 grammi), cacao amaro in polvere (50 grammi), Rum (60 millilitri) e amaretti (200 grammi).

    Tale sorta di budino dalla ovvia consistenza morbida viene poi arricchito con un caramello, per il quale sono necessari zucchero semolato (100 grammi) e acqua (50 millilitri); alfine esso viene sormontato da una decorazione anche essa realizzata con gli amaretti (50 grammi).

    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250

    Sostanzialmente similare ai crème caramel che vengono oramai cucinati e proposti in tutta Europa, questo dessert può subire a seconda delle zone alcune variazioni di ingredienti. In molti paesi del Piemonte, difatti, esso viene impreziosito dalle nocciole oppure da una tazzina di caffè; nelle Langhe sopratutto, poi, al Rum vendono preferiti altri liquori quali per esempio il Cognac o il Fernet.

    La preparazione del “Bünet” piemontese

    Per preparare il “Bünet” piemontese tritare anzitutto gli amaretti all’interno di un mixer oppure a mano per una consistenza più croccante sino a ottenere una polvere sottile. A questa unire lo zucchero semolato e il cacao amaro e mescolare leggermente con una frusta, poi aggiungere anche uova, Rum e latte intero tiepido. Tale composto deve risultare ben amalgamato e omogeneamente distribuito nei suoi ingredienti mantenendo comunque una consistenza molto liquida.

    Ora è possibile traslare alla preparazione del caramello, ponendo zucchero semolato e poca acqua all’interno di un pentolino antiaderente e facendoli sciogliere a fiamma bassa sino a quando il tutto non avrà assunto un colore ambrato. Esso va poi versato all’interno di uno stampo per plumcake badando bene a farlo aderire equamente su tutta la sua superficie e alfine coperto con l’impasto al cacao.

    La teglia va ancora adagiata all’interno di un contenitore più grande adatto alla cottura a bagnomariariempiendo per due terzi questo ultimo con acqua bollente, prima di infornare in forno preriscaldato a 180 gradi e cuocere in modalità statica per 50 minuti. Quando inizierà a staccarsi lievemente dalle pareti il “Bünet” piemontese potrà essere giudicato pronto e lasciato raffreddare completamente a temperatura ambiente prima e riposare in frigorifero per una ora poi.

    Per sformarlo e capovolgerlo delicatamente su di un piatto da portata ruotare e agitare con cautela lo stampo oppure, in caso di difficoltà, immergerlo rapidamente in acqua bollente. Una volta conclusa tale procedura affrettarsi a portare a termine la decorazione con i restanti amaretti prima che il dessert scompaia un cucchiaino dopo l’altro.

    LEGGI ANCHE La ricetta della Torta pasqualina

    Ovum 300x250
    Featured
    Giorgia gambino
    Giorgia Gambino
    • Facebook

    Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    La mappa interattiva delle lingue alpine, La carte interactive des langues alpines (c) AlpiLinK
    Patrimonio

    “AlpiLinK”, la mappa sonora delle lingue alpine

    25 Dicembre 2025
    Un moment du Festival des lumières de Saint-Gervais (c )Boris-Molinier Mairie de Saint-Gervais
    Eventi

    Lumières Saint-Gervais, Natale nelle luci

    25 Dicembre 2025
    Emmanuel Carrère, lor de son discours au petit Cervin, le 6 dècembre 2025 (c) Enrico Martial Nos Alpes
    Contributi e idee

    Emmanuel Carrère: “Cercherò quindi di fare un discorso pieno di speranza”.

    25 Dicembre 2025
    I centri urbani di Chambéry, Les centres urbains de Chambéry (c) CC BY-SA 3.0, Florian Pépellin, Wikimedia Commons
    Infrastrutture

    Chambéry investe per il rilancio dei centri urbani

    24 Dicembre 2025
    Kin L'oro nelle arti giapponesi, della mostra al MegaMuseo di Aosta
    Publiredazionali

    L’oro nell’arte giapponese tra storia, luce, tecnica e bellezza, al MegaMuseo di Aosta

    24 Dicembre 2025
    Saint-Fons, dan la Vallée de la chimie (c) CC BY SA 4_0 Wikimedia Commons
    Ambiente e territorio

    Esplosione a Saint-Fons, sito classificato Seveso, Vallée de la chimie di Lione

    24 Dicembre 2025
    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250
    Ovum 300x250
    GLI ULTIMI ARTICOLI
    La mappa interattiva delle lingue alpine, La carte interactive des langues alpines (c) AlpiLinK

    “AlpiLinK”, la mappa sonora delle lingue alpine

    25 Dicembre 2025
    Un moment du Festival des lumières de Saint-Gervais (c )Boris-Molinier Mairie de Saint-Gervais

    Lumières Saint-Gervais, Natale nelle luci

    25 Dicembre 2025
    Emmanuel Carrère, lor de son discours au petit Cervin, le 6 dècembre 2025 (c) Enrico Martial Nos Alpes

    Emmanuel Carrère: “Cercherò quindi di fare un discorso pieno di speranza”.

    25 Dicembre 2025
    I centri urbani di Chambéry, Les centres urbains de Chambéry (c) CC BY-SA 3.0, Florian Pépellin, Wikimedia Commons

    Chambéry investe per il rilancio dei centri urbani

    24 Dicembre 2025
    DA NON PERDERE
    Extrait de la couverture du livret avec la poésie de Jean-Baptiste Cerlogne, Lo tzemin de fer

    Il primo treno che arrivò in Valle d’Aosta nel 1886, con « lo Tzemin de fer »

    By Caterina Pizzato13 Dicembre 2025

    Caterina Pizzato ci propone il racconto dell’arrivo del primo treno in Valle d’Aosta, ormai integrata nel Regno d’Italia, nel 1886

    La Regina Margherita nel costume di Gressoney, da un ospuscolo del comune di Gressoney-Saint-Jean su Villa Margherita, edito nel 2020

    Castel Savoia a Gressoney, con gli occhi della Regina Margherita

    20 Dicembre 2025
    Il Museo Le Alpi dei ragazzi, Forte di Bard, Valle d’Aosta; Le Musée Les Alpes des jeunes, Fort de Bard, Vallée d’Aoste (c) Love VdA

    Riapre al Forte di Bard (Valle d’Aosta) il museo Le Alpi dei ragazzi

    14 Dicembre 2025
    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Iscriviti alla nostra Newsletter (versione gratuita semplice)

    Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    Tignes et le lac, ainsi que ses immeubles - Tignes e il lago, con gli immobili e gli alloggi (c) CC BY SA 4_0 Tiia Monto Wikimedia Commons

    Alloggi per lavoratori stagionali nelle Alpi, la residenza Seyjoun a Tignes

    30 Agosto 2025
    Genova, vista del fronte del porto con la sopraelevata (c) CC BY SA 4_0 Elisabetta Castellano Wikimedia Commons

    Elezioni comunali a Genova 2025

    24 Maggio 2025
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.