Nos Alpes, Nos Livres
Tale luogo sacro antico millenni è stato analizzato e approfondito da numerosi esperti nel corso dei secoli, uno su tutti l’archeoastronomo valdostano.
È il viaggio nei racconti della magia piemontese ricostruito da Massimo Centini tra folklore, antropologia e verità sussurrate.
“L’uomo delle tempeste”, la biografia dell’alpinista redatta da Vincent Lapouge, può essere acquistata sul sito delle Éditions du Mont-Blanc.
Ne “Il crepuscolo dei Giochi” l’autore propone un dietro le quinte dell’atteso appuntamento competitivo del 2030 tra amore per le montagne e ripercussioni del riscaldamento globale.
Il volume di Graham Bowley è il racconto mozzafiato della tragedia del K2 datata agosto del 2008, nella quale hanno perso la vita ben undici alpinisti da tutto il mondo.
Il romanzo, uno dei classici della letteratura moderna tanto svizzera quanto francofona, trae ispirazione dal soggiorno della moglie di Mann, Katia, in una clinica a Davos (Canton Grigioni).
Il volume di Roger Frison-Roche è uno dei pilastri della letteratura francese di montagna del Novecento, un classico intramontabile tra vertigine, coraggio, rinascita e passione per l’alpinismo.
Il volume “Dove la parete strapiomba”, pubblicato originariamente nel 1958, è di recente stato riedito da Priuli e Verlucca.
Un breve invito a leggere il libro Notre Histoire. La Vallée d’Aoste de néolitique à l’an Deux mille di Joseph Rivolin
Nel suo volume, edito nel maggio scorso da Sperling & Kupfer, lo sportivo mostra come ogni trasformazione possa essere vinta ascoltando ciò che la montagna ha da dire.
Il volume di Mayeul e Aubin Aldebert è stato edito dalle Éditions du Rocher nel 2023 e tradotto in italiano con il titolo “La montagna non dimentica” dalle Edizioni Soflerino.
Il libro di Matteo Righetto si configura come un viaggio immersivo nella natura che invita il lettore a riscoprire il legame perduto con il lato più imprevedibile e indomito di sé.
La giovane alpinista narra delle quattro giornate e quattro nottate trascorse isolata a 4 mila metri di altitudine e senza possibilità di comunicare.
Ne “Ho visto l’abisso”, il noto alpinista italiano racconta la traversata invernale del Gasherbrum I e del Gasherbrum II effettuata nel 2019 assieme alla compagna di cordata Tamara Lunger.