Dopo due settimane caratterizzate da temperature torride e clima perlopiù afoso, questa settimana le Nostre Alpi potrebbero vedersi risparmiate dalle ondate di calore. È quanto reso noto dai bollettini rilasciati rispettivamente per l’Italia dal ministero della Salute e per la Francia dal portale governativo “Vigilance météorologique et crues” (“Vigilanza metereologica e inondazioni”).
Più nel dettaglio, in Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria il livello di rischio climatico ipotizzato è minimo, con condizioni meteorologiche che non comportano pericoli in termini di salute della popolazione. Anche nella Regione del Sud e nella Regione Alvernia-Rodano-Alpi non vengono segnalate particolari allerte dovute al calore eccessivamente elevato.
La “canicule” in Francia
Sin dai primi esordi dell’estate le Alpi francesi hanno attraversato tre differenti periodi di ondate di calore, più precisamente tra lunedì 29 luglio e mercoledì 14 agosto. Tali fenomeni si sono propagati tra la Valle del Rodano, la Costa Azzurra e la Corsica, mantenendo il termometro stabile su valori superiori alla media storica tra i +2 gradi e i +4 gradi.
Durante queste settimane, secondo quanto monitorato da Météo France, le temperature massime giornaliere e notturne hanno raggiunto rispettivamente i 40 gradi e i 25 gradi. Nelle zone montuose come Chamonix o Bourg-Saint-Maurice esse sono schizzate sino a 33 gradi in data domenica 28 luglio; nelle zone marittime della Provenza esse sono arrivate a 26 gradi, con punte generalizzate sino a 35 gradi.
Le ondate di calore in Italia
Anche il Piemonte e la Liguria sono stati colpiti da numerose ondate di calore nelle ultime settimane, ciò che ha portato a segnalazioni e allerte generalizzate sui rispettivi territori.
L’agenzia ARPA Piemonte, per esempio, ha registrato in data sabato 10 agosto una temperatura massima di 9,0 gradi presso la stazione meteo di Capanna Margherita (Punta Gnifetti, 4554 metri di quota). Genova è stata città da bollino rosso per caldo dapprima tra martedì 30 e mercoledì 31 luglio e ancora sino a mercoledì 14 agosto a causa di un termometro salito a superare in un caso i 40 gradi e nell’altro caso i 45 gradi.
Lo zero termico sul Monte Bianco
Nelle settimane passate le ondate di calore che hanno colpito le Nostre Alpi hanno portato lo zero termico a superare la quota del monte più alto di Europa, il Monte Bianco appunto, raggiungendo il record dei 5.200 metri. Tra le 0,00 di sabato 10 agosto e le 9,00 della successiva domenica 11 agosto, la temperatura dell’aria, registrata dalla stazione meteo automatica ARPA posizionata al Colle Major (4.750 metri) si è mantenuta sopra lo zero per 33 ore consecutive. Questi altri fenomeni climatici riscontrati tra martedì 30 luglio e lunedì 5 agosto hanno comportato una intensa fusione glaciale e una veloce riduzione della copertura nivale generando concrete minacce allo stato di salute dei ghiacciai alpini.
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