Il tunnel di Tenda riaprirà forse a metà dicembre, ma la data non è confermata. Nel corso del Comitato italiano di monitoraggio di ieri, 30 settembre, è stato preso atto del nuovo calendario dei lavori. Le opere potrebbero concludersi a metà novembre, a cui seguirebbero i collaudi e i controlli di sicurezza per la durata di circa un mese.
Dopo le esperienze passate, l’ANAS ha chiaramente fatto intendere che vi possono essere ulteriori ostacoli, anche meteorologici, che possono ritardare l’attività. Il rapporto con i sindaci e i rappresentanti locali è decisamente migliorato, con una specie di presa d’atto che si lavora e che si fa il possibile. Sullo sfondo, per il momento sopite, vi sono poi altre questioni, dagli aiuti per le imprese locali italiane ai costi dell’opera, ai tempi complessivi.
Il comitato italiano di monitoraggio del Tenda
Il Comitato italiano di Monitoraggio sui lavori del Tenda si è dunque riunito presso il municipio di Limone Piemonte, lunedì 30 settembre. Il comitato ha esaminato i risultati del sopralluogo al cantiere del tunnel del 27 settembre, a cui hanno partecipato i sindaci di Limone Piemonte, Massimo Riberi, e di Vernante, Gianpiero Dalmasso.
La percezione dell’andamento dei lavori ha tenuto conto sia dell’attività del cantiere, che vede circa 140 addetti lavorare su due turni, sia dal rispetto sostanziale della scadenza per la posa del ponte sul Rio, che era stata indicata al 30 settembre.
La struttura è stata effettivamente posata e in questi giorni vi sarà la gettata di cemento in corrispondenza dell’armatura. Ci vorrà circa un mese per consolidare l’opera, a cui seguiranno i lavori accessori.
Anche i due coordinatori presso i rispettivi ministeri degli esteri per le questioni transfrontaliere del Trattato del Quirinale, Andrea Cavallari e Philippe Voiry si recheranno in questi giorni sul luogo per una visita di informazione.
Un nuovo incontro del Comitato italiano di monitoraggio dovrebbe tenersi dopo le festività d’inizio novembre.
Come proseguono i lavori
Il sito dell’ANAS dedicato all’andamento dei lavori indica che gli impianti tecnologici, dalla ventilazione alla segnaletica, sono in parte ancora da produrre e in gran parte da collocare (il 15% è stato installato). Il rivestimento interno dell’opera è già stato completato.
Il nuovo ponte collocato in questi giorni costituisce la sezione di maggiore attenzione. Da un lato per l’opera stessa, a cui abbiamo accennato, ma anche per le deviazioni che sono state necessarie rispetto al progetto originale. Sarebbero attualmente circa a metà per la parte scavi e al 16% per i rivestimenti.
Il ponte unico ha costituito la variante adottata dopo che la tempesta Alex si è portata via il ponte storico e ha modificato l’orografia dell’imbocco da parte francese, obbligando quindi alla nuova soluzione.
Va infine ricordato che l’apertura dovrebbe avvenire su una sola canna, con limiti quindi di portata, attesa del completamento anche della seconda.
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