Le Associazioni fondiarie di Champlas du Col, Champlas Janvier e Champlas Seguin dei comuni di Sestriere e Cesana torinese, nelle Alpi piemontesi, propongono un concorso fotografico – Ma Mountanha – aperto a tutti per raccontare il territorio, la sua cultura e storia, invitando a guardare le montagne non solo come scenario naturale, ma come luogo vivo, abitato, da custodire e tramandare.
Le Associazioni fondiarie: modello di gestione comunitaria per rigenerare la montagna
Le Associazioni fondiarie nascono in Piemonte come risposta a una delle sfide più urgenti delle aree montane: il frazionamento fondiario e l’abbandono progressivo dei terreni.
Riuniscono volontariamente i proprietari di piccoli appezzamenti agricoli, pastorali o boschivi, promuovendo una gestione collettiva e sostenibile del territorio che favorisce la manutenzione di sentieri e infrastrutture rurali, la tutela della biodiversità, la valorizzazione del patrimonio culturale e la prevenzione dei rischi ambientali.
Ispirate ai modelli francesi delle Associations foncières pastorales e dei Groupements pastoraux, e ad altre realtà alpine, in Svizzera, o agli storiche Consorterie e Consorzi di miglioramento fondiario in Valle d’Aosta, queste realtà sono state introdotte anche in Piemonte con la legge regionale n. 21 del 2016. A livello statale italiano, delle Norme in materia di domini collettivi sono state adottate con la legge 20 novembre 2017, n. 168.
Oggi, le Associazioni fondiarie rappresentano in Piemonte strumenti per innescare processi rigenerativi delle valli e dei territori in quota, offrendo nuove opportunità occupazionali, in particolare per i giovani e per chi proviene da altri settori produttivi. Sono un’occasione di sviluppo economico, in sintonia con la storia, l’identità e l’ecosistema delle montagne.
Champlas du Col, Janvier e Chamaplas Seguin: una montagna viva che guarda al futuro
Le Associazioni fondiarie di Champlas du Col, Janvier e Champlas Seguin rappresentano un laboratorio di coesione sociale e progettualità condivisa. Intendono rimettere al centro la cura del territorio e il senso di appartenenza, in una montagna oggi orientata al turismo ma ancora legata alla sua identità rurale e comunitaria, che ne ha plasmato la storia per secoli.
Ispirate alla tradizione storica degli Escartons, le associazioni promuovono una gestione unitaria dei terreni conferiti dai soci, promuovono la courvée – la tradizionale forma di lavoro collettivo volontario per la cura del territorio all’inizio della stagione agricola, riscoprono modelli di solidarietà fondati su regole non scritte ma condivise: dalla turnazione nei pascoli all’uso comunitario di acqua, legna, forni e prati, sul modello dei beni comuni
Il paesaggio stesso è testimone di questa eredità. Le praterie alpine, con la iconica bellezza, sono il frutto del lavoro silenzioso e continuo di generazioni di contadini che, al disgelo, ripulivano i prati e accumulando pietre e detriti anno dopo anno.
Le Associazioni fondiarie dei Champlas rinnovano questo spirito adattandolo alle sfide di oggi. La loro azione coinvolge i residenti ma anche famiglie emigrate in Francia, che ogni anno tornano a riannodare i legami con la terra degli antenati, rendendo viva una memoria collettiva che guarda al futuro.
Un territorio disegnato per il turismo
Il Comune di Sestriere venne costituito nel 1934, unendo territori appartenuti in precedenza a Sauze di Cesana (poi ricostituito), alla frazione Borgata di Sestriere (staccatasi da Pragelato) e all’ex Comune di Champlas du Col, aggregato a Cesana Torinese nel 1928 e successivamente confluito nel nuovo comune.
Negli anni ’30, la Società Incremento Sestriere, fondata da Giovanni Agnelli, diede avvio a una trasformazione radicale: nacquero funivie, alberghi, le celebri Torri. La località divenne una delle più note stazioni sciistiche d’Europa. Una modernizzazione che portò benessere e notorietà, ma anche un progressivo allentamento dei legami con la storia e l’identità contadina del luogo.

“Le mie montagne – Ma Mountanha” : raccontare i tre Champlas con le immagini
Il concorso fotografico Ma Mountanha – “la mia montagna” in lingua occitana – nasce per valorizzare il patrimonio naturale, culturale e umano dei tre Champlas.
L’obiettivo è incentivare uno sguardo attento, autentico e personale sul paesaggio e le sue trasformazioni, favorendo una narrazione visiva partecipata tra abitanti e visitatori, generazioni e territori.
Il concorso è gratuito e aperto a tutti. Le immagini devono essere scattate nei Champlas e possono riguardare paesaggi, persone, tradizioni, dettagli del lavoro agricolo, scene di vita quotidiana. Vi sono regole per la risoluzione e il numero di fotografie che dovranno essere inviate entro il 1° agosto 2025.
Le dodici immagini selezionate saranno esposte in una mostra presso la sede dell’Associazione Fondiaria Champlas du Col e Janvier a Sestriere, mentre le 3 opere migliori riceveranno un riconoscimento speciale e saranno pubblicate sui canali ufficiali dei Comuni coinvolti.
LEGGI ANCHE: Il 29 maggio si ricordano gli Escartons e la Grande Charte in Val di Susa