Circa 250 partecipanti hanno assistito a tre giorni di lavori, dal 7 al 9 dicembre, che si sono tenuti a Briançon, per discutere dei rifugi alpini e della protezione dell’ambiente e della biodiversità. L’iniziativa si inquadra tra i progetti Interreg Italia-Francia che prendono avvio in questi giorni, tra cui appunto BiodivTourAlps, che riunisce i parchi naturali del confine italo-francese.
Dedicato al tema della protezione della biodiversità, si trova in continuità con altri progetti Interreg recenti, tra cui un macro-progetto tematico (PITEM) intitolato Biodiv’ALP, dotato di 9 milioni di euro e composto da vari sotto-progetti, in cui erano ugualmente coinvolti i parchi frontalieri, le agenzie di protezione dell’ambiente, le regioni e i soggetti pubblici vocati alla protezione ambientale.
Il nuovo progetto BiodivTourAlps prende atto del significativo aumento, negli ultimi anni, di visitatori nelle aree protette e della necessità di gestire il suo impatto sul territorio. Vi sono già buone pratiche e soluzioni introdotte in varie località alpine, e il progetto prevede maggiori conoscenze sulla dimensione dei flussi e delle presenze, un accompagnamento agli operatori turistici e un focus sui rifugi alpini.
A Briançon per tre giorni si è parlato appunto di rifugi: sulle transizioni in corso, in primo luogo quella climatica, e sulle modalità di gestione sia delle risorse (come l’acqua ed energia) e delle attività, dai rifiuti ai trasporti di materiali.
Il progetto, dotato di quasi tre milioni di euro, si trova in fase di lancio, come mostrano i bandi di ricerca del personale pubblicati nelle ultime settimane, per esempio presso il Parc National de la Vanoise o presso il Parc National du Mercantour. Oltre a quelli citati, al progetto partecipano anche i parchi delle Alpi Marittime, delle Alpi Cozie, delle Alpi Liguri, e quelli nazionali degli Ecrins e del Gran Paradiso.
Il fenomeno dell’aumento dei flussi turistici nei parchi si accompagna anche a fenomeni più marcati, come quello dell’overtourism, o del sovraffollamento turistico: per esempio il Parco nazionale del Mercantour aveva regolamentato già nel 2022 l’accesso alla Vallée des Merveilles e limitato i posti disponibili nei parcheggi di attestamento.