Le “Confindustria” di Italia, Francia e Germania vogliono maggiore competitività: hanno siglato una dichiarazione congiunta con la quale domandare all’Unione Europea misure ad hoc per il rafforzamento del settore.
Secondo i firmatari, aumentare la competitività e affrontare le sfide del mercato europeo non può prescindere dallo stabilire un grande piano di azione condiviso e coordinato. La preoccupazione circa la perdita di competitività e la necessità di azioni a livello europeo è anche il tema principale del Rapporto di Mario Draghi.
Si tratta per l’Italia della Confindustria, rappresentata dal suo presidente Emanuele Orsini, e per la Francia del Mouvement des entreprises de France (MEDEF, Movimento delle imprese di Francia), rappresentata dal suo presidente Patrick Martin e per la Germania il Bundesverband der Deutschen Industrie (BDI, Lega federale dell’industria tedesca), rappresentata dalla presidente Tanja Gönner.
I tre Paesi fondatori da diversi anni lavorano insieme sulle tematiche dello sviluppo e dell’impresa. Uno dei grandi capitoli comuni è rappresentato dal Industria 4.0, programma che è stato messo in atto simultaneamente.
L’appello delle organizzazioni di impresa tra Italia, Francia e Germania
L’occasione per le organizzazioni di impresa di Italia, Francia e Germania per lanciare il proprio appello congiunto è stata, lo scorso venerdì 22 novembre, il 6° Business Forum Trilaterale di Parigi. Nel documento i tre firmatari sollecitano sia l’Unione Europea sia i suoi Stati membri al potenziamento della propria base industriale europea nonché alla promozione dell’innovazione e dell’autonomia strategica.
Viene perciò richiesto di lanciare alcuni cosiddetti “catch-up test”, ovverosia confronti tra i risultati delle proprie politiche chiave con quelli degli Stati Uniti in settori economici critici da attuare entro un anno e ripetere a cadenza regolare. Se necessario, poi, tali misure dovrebbero essere adeguate alle esigenze contingenti espresse dai professionisti del settore per il tramite di Confindustria, MEDEF e BDI.
Quattro priorità
Le tre “Confindustria” italiana, francese e tedesca hanno stabilito un elenco di quattro priorità chiave sulle quali a loro avviso dovrebbe ricadere maggiormente il focus dell’Unione Europea.
Viene richiesto di adottare entro un anno un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, sostenendo le iniziative a basse emissioni di carbonio tra cui l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’idrogeno. Lungo tale medesimo lasso temporale dovrebbero essere rivisti tutti i regolamenti e tutte le leggi più rilevanti, così da rendere meno complesse in termini burocratici le procedure in capo alle aziende.
Confindustria, MEDEF e BDI chiedono peraltro un aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del prodotto interno lordo oltre che lo sblocco degli 800 miliardi di euro individuati appunto da Mario Draghi come necessari alla competitività europea.
Tali stanziamenti, secondo le organizzazioni e secondo il rapporto dedicato al rilancio dell’Europa sul mercato, sono reperibili attraverso investimenti pubblici a livello nazionale e comnitario.
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