Dopo settimane di trattative, è stato raggiunto un compromesso che permette di mantenere operativo il collegamento via lago tra Thonon-les-Bains e Losanna anche lungo il 2026. La linea, gestita da CGN e oggi fondamentale per i lavoratori frontalieri, rischiava di essere sospesa a causa dei crescenti costi operativi e dell’assenza di un accordo sulla ripartizione finanziaria.
L’accordo
L’accordo siglato tra Thonon Agglomération, Communauté de Communes Pays d’Evian Vallée d’Abondance e Canton Vaud mantiene la tratta lacustre con meno corse e nessun servizio nel weekend. Tale intesa, tuttavia, non è in grado di risolvere una questione di fondo, ovverosia come finanziare in modo stabile la sempre più utilizzata mobilità transfrontaliera sul Lago di Ginevra.
Tale attuale convenzione non sarà rinnovata nella forma originale, con il 2026 presentato come un anno di transizione e l’obiettivo dichiarato di arrivare entro il 2027 a una soluzione stabile. Tra le ipotesi discusse emerge il possibile ritorno a un modello similare a quello adottato per la rete ferroviaria Léman Express, con la creazione di un Groupement Local de Coopération Transfrontalière (GLCT) capace di gestire in maniera condivisa finanziamenti, tariffe e visione strategica.
Il nodo dei costi
Come causa principale di tale tensione viene imputata l’esplosione dei costi registrata negli ultimi anni, nella cornice di una convenzione del 2019 che prevedeva una ripartizione paritaria del deficit di esercizio tra Francia e Svizzera. Basti pensare che il contributo versato da Thonon Agglomération è passato da 340.430 euro tra 2017 e 2018 a 4.185.953 euro nel 2025, con un aumento ritenuto sproporzionato rispetto agli impegni iniziali.
Nel frattempo CGN ha investito nella nuova flotta NaviExpress, più rapida ed efficiente ma anche più costosa, con ogni unità dalla spesa prossima ai 30 milioni di euro. Parallelamente, però, il traffico passeggeri è aumentato esponenzialmente, passando da circa 1,5 milioni di viaggiatori nel 2020 a più di 2,7 milioni nel 2024.
Un servizio ridimensionato per i traghetti Thonon-Losanna
L’accordo stipulato tra Thonon Agglomération, Communauté de Communes Pays d’Evian Vallée d’Abondance e Canton Vaud salva dunque il collegamento tramite traghetti tra Thonon e Losanna ma a condizioni ridotte.
Lungo il 2026, la linea offrirà soltanto sei corse al giorno, ripartite in tre al mattino e tre alla sera, con l’eliminazione totale delle partenze nel fine settimana. Tra una fascia oraria e l’altra permarrà inoltre una lunga sospensione del servizio, dalle 10:20 alle 16:05, una decisione pensata per alleggerire la pressione finanziaria del servizio.
Alcuni tagli riguarderanno anche le altre tratte, come Evian-les-Bains-Losanna e Yvoire-Nyon, sebbene in maniera meno drastica. Grazie a questa riduzione, la quota a carico di Thonon Agglomération scenderà nel 2026 sotto i 2 milioni di euro, ovverosia circa la metà rispetto a quanto richiesto nel 2025.
Le reazioni dei frontalieri
La decisione di ridurre la frequenza e la disponibilità dei traghetti Thonon-Losanna ha generato reazioni immediate tra i frontalieri che utilizzano quotidianamente la tratta per i loro spostamenti da e verso casa. Molti di essi temono che i nuovi orari non saranno compatibili con turni di lavoro, assistenza familiare e coincidenze ferroviarie, rischiando di rendere impraticabile il tragitto via lago.
L’incertezza più diffusa concerne un possibile ritorno massiccio all’auto privata, con conseguenze in termini di traffico, tempistiche di percorrenza e pressione ambientale nelle zone già congestionate attorno al Lago di Ginevra. Una petizione online, capace già di raccogliere 5.200 firme circa, chiede un ripensamento delle riduzioni e l’avvio di un confronto strutturato con gli utenti.
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