Economia

Al via una raccolta firme per ripristinare la tratta Aosta-Martigny

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Dopo essere stato ridotto nella primavera del 2022 da tre a due corse settimanali, il servizio di trasporto pubblico transfrontaliero è stato definitivamente soppresso lo scorso 1º gennaio.

È stato soppresso lo scorso 1º gennaio l’autobus linea che collegava Aosta e Martigny, gestito dalla compagnia italiana Arriva e dalla compagnia svizzera TMR. Nonostante la promessa dell’azienda svizzera di “lavorare al fianco del Canton Vallese e dell’Ufficio federale dei trasporti per proporre una nuova offerta per l’estate”, le due località restano tuttora prive di un servizio essenziale.

La raccolta firme

La ricercatrice valdostana Silvia Brochet, che lavora nel Cantone Argovia, ha avviato lo scorso giovedì 24 agosto una raccolta firme per ripristinare il trasporto Aosta-Martigny. L’obiettivo è quello di raggiungere le 500 adesioni, anche con le ulteriori richieste di di maggiore qualità del servizio e di prezzi e orari accessibili, soprattutto durante i fine settimana.

“Da inizio anno non esiste alcun collegamento pubblico tra la Valle d’Aosta e la Svizzera, perciò ne chiediamo il ripristino in quanto i valdostani e gli italiani non hanno al momento nessun modo per rientrare nella propria regione che non sia con un’automobile e lo stesso vale per i turisti svizzeri che vogliano visitare la Penisola – si legge sulla petizione lanciata sul sito web Change.org -. Allo stesso tempo la richiesta di basa su ragioni di sostenibilità ambientale e lotta contro l’inquinamento poiché il ripristino della linea di bus porterebbe a una riduzione del traffico di automobili su questa tratta”.

Una prima riduzione delle corse

La tratta Aosta-Martigny, attiva dal lontano 1953, era già stata al centro di alcune polemiche peraltro legate alla temporanea soppressione nel gennaio del 2022 del collegamento tra il capoluogo valdostano e Torino. Il servizio di trasporto da e verso la Svizzera era stato dunque ridotto in accordo tra Arriva e Tmr, mantenendo esclusivamente la coppia di corse del martedì e del venerdì.

Allora le maggiori problematiche erano legate alla morfologia del territorio delle due regioni e ai piccoli numeri che minavano la sostenibilità dell’iniziativa; a ciò si sommavano le crescenti difficoltà nel reperire autisti da parte dell’azienda svizzera, che aveva dunque ritenuto opportuno prioritario concentrare le proprie risorse sul trasporto pubblico locale.

In aggiunta, a oggi le normative europee in vigore che vietano il cabotaggio, ovverosia lo spostamento di merci o passeggeri tra due luoghi di un medesimo paese, impediscono di ampliarsi al trasporto locale permettendo e valesiani e valdostani di muoversi internamente al proprio Paese. Questo comporta la necessità da parte delle ditte di raddoppiare le corse sui rispettivi territori così da assicurare il servizio regionale, indebolendo così l’intero meccanismo.

La soppressione

L’attuale soppressione della tratta Aosta-Martigny è il risultato di una serie di analisi tecniche ed economiche sull’andamento del servizio, le quali hanno rese note una scarsa frequentazione e di conseguenza anche una bassa resa economica, peraltro accentuata dal mancato utilizzo locale. Ad aggravare la situazione già di per sé precaria della società Arriva è subentrata una carenza di personale di guida similare a quella della sua controparte svizzera.

Dopo aver mantenuto attiva per anni la linea, l’azienda di trasporto ha dunque scelto di non procedere al rinnovo l’autorizzazione ministeriale della linea verso la svizzera con scadenza al 31 dicembre 2022.

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