La data di apertura del Tunnel di Tenda, che collega la piemontese Cuneo alla francese Tenda, resta una incognita. È ancora fermo difatti l’imponente cantiere di raddoppio delle gallerie, progettato 11 anni fa e in completamento ipoteticamente entro l’estate del prossimo 2024.
Mentre i lavori della sezione francese sono già da tempo ultimati, quelli della sezione italiana continuano a subire ritardi, con conseguenti polemiche e inimicizie tra vicini di frontiera. Restando inesorabilmente chiuso il Traforo, coloro che dal Piemonte vogliano spostarsi in Francia hanno a disposizione il percorso autostradale Cuneo-Savona-Ventimiglia-Nizza o il Col di Nava.
Le novità
Intanto sono molteplici le novità emerse durante la Conferenza Intergovernativa Alpi del Sud (Cig) che lo scorso venerdì 6 ottobre ha visto ospiti al medesimo tavolo le maggiori forze politiche di Italia e Francia.
I lavori sul Tunnel di Tenda verranno effettuati da parte italiana sette giorni su sette cercando di rispettare le tempistiche stabilite per la consegna dell’opera ultimata. Il nuovo traforo prevederà una circolazione a doppio senso di marcia, finalizzata a mantenerla percorribile sino alla conclusione degli interventi sulla vecchia galleria, stimata al prossimo 15 giugno. È stata inoltre riproposta anche per la stagione invernale 2023/2024 la navetta che permette agli sciatori di spostarsi tra Tenda e Limone Piemonte denominata “treni delle nevi”.
I rappresentanti degli enti locali partecipanti alla CIG hanno sollecitato un pronto ripristino del collegamento, prevedendo la possibilità di riattivarlo anche in modalità cantiere. A tal proposito sono state vagliate differenti soluzioni automobilistiche e ferroviarie utili ad agevolare il collegamento transfrontaliero sino al completamento della nuova galleria. In aggiunta, durante la seduta sono stati discussi al fianco di Anas i termini del riappalto per l’alesaggio in modo da poter aggiornare l’importo complessivo dei lavori alle mutate condizioni economiche internazionali.
Sul piatto è tuttavia mancata la tematica del rinnovo della convenzione in materia di spettanza ferroviaria della tratta Cuneo-Nizza datata 43 anni fa: restano dunque attribuite al Bel Paese quasi tutte le spese di manutenzione dell’intera linea, nonostante la promessa di internazionalizzazione al vaglio lungo il prossimo semestre.
Un primo traguardo è stato la sottoscrizione da parte della Rete ferroviaria italiana e della Société nationale des chemins de fer di un accordo per avviare un primo studio di fattibilità del ripristino della velocità massima raggiungibile su ferrovia francese a 80 chilometri all’ora; un secondo documento relativo invece agli interventi di messa in sicurezza sarà siglato entro la fine del 2024. È stato alfine scelto di attivare un gruppo di lavoro tecnico per definire le problematiche di gestione dei servizi ferroviari italiani e francesi.
La storia del Tunnel
Il traforo stradale del Colle di Tenda, sito al di sotto del colle omonimo, è stato all’epoca della sua inaugurazione datata 1882 uno dei tunnel più lunghi mai costruiti, per un totale di 3.182 metri. Sino al 15 settembre del 1947, prima che l’alta Valle Roja venisse scorporata dalla provincia di Cuneo, esso faceva parte del territorio della Penisola; dal giorno immediatamente successivo, per un tratto di 23 chilometri, esso divenne appannaggio francese in virtù del trattato di pace con i vicini di frontiera.
La strada statale di cui esso è parte, la SS20 del Colle di Tenda e di Valle Roja (SS 20), ha rappresentato nel tempo un importante collegamento automobilistico tra l’Italia e la Francia, capace di unire Torino e Ventimiglia attraverso Cuneo e il passo del Colle di Tenda. Fondamentale anche la percorrenza ferroviaria, interrotta per 32 anni sino al 6 ottobre del 1979, giorno dell’inaugurazione della Cuneo-Ventimiglia.
Nell’ottobre del 2020, sul Traforo si abbatte con tutta la sua forza la Tempesta Alex, la prima della stagione invernale europea 2020/2021. Originatasi al di sopra dell’Oceano Atlantico del nord, essa ha colpito dapprima la Bretagna e successivamente il sud-est della Francia e il nord dell’Italia. Le gallerie transalpine sono perciò state vittime di una imponente frana che ne distrusse e rese non percorribile un suo ampio tratto.
Il ruolo della politica
La politica italiana si dimostra positiva circa il proseguimento dei lavori di raddoppio delle gallerie del Tunnel di Tenda. Nei giorni passati, accompagnato dal sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro, il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi ha effettuato un sopralluogo nelle gallerie palesando il proprio ottimismo circa la data di conclusione dei lavori prevista nella primavera del 2024.
Differenti invece le prospettive delle istituzioni francesi, che in Valle Roya domandano a gran voce che il passaggio venga aperto entro il prossimo inverno. Tra questi anche il sindaco di Tenda, Jean-Pierre Vassallo, che accusa per i ritardi la gestione italiana dei lavori.