Gli spazi ceduti in comodato di uso gratuito dalla Rete ferroviaria italiana alla ASL 1 imperiese siti nei comuni di Taggia e Ventimiglia saranno convertiti in due nuove case di comunità. Grazie a fondi appositamente derivanti dal Pnrr, il primo piano della stazione ferroviaria del primo paese e l’ex deposito locomotive Eiffel del secondo paese saranno ambedue convertiti in plessi di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale.
Le case di comunità
Le case di comunità sono strutture finalizzate a ospitare punti unici e autonomi di accesso alle prestazioni sanitarie su di un dato territorio. All’interno di esse lavorano medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialisti, infermieri di comunità e persino assistenti sociali. A fronte delle 1.288 in prossima costruzione su tutta la Penisola entro il giugno del 2026, quelle previste in Liguria saranno complessivamente 33.
I due nuovi poli socio-sanitari liguri entreranno a pieno diritto nel Servizio sanitario regionale, in una ottica di implementazione dei servizi alle città e conversione delle aree ferroviarie in autentici hub del territorio. Mentre a Taggia l’edificio verrà riadattato in uno spazio dotato di una superficie interna di circa 1.600 metri quadri, a Ventimiglia la tipica architettura di archeologia industriale conterà una superficie interna pari a circa 670 metri quadri.
L’iter
L’iter per la conversione a case di comunità è esordito lo scorso 30 ottobre con la firma dei contratti di concessione della stazione ferroviaria e dell’ex deposito locomotive alla presenza di Edoardo Rixi, viceministro Infrastrutture e trasporti, Giovanni Toti e Alessandro Piana, rispettivamente presidente e vicepresidente della Regione Liguria, Claudio Scajola, presidente della Provincia di Imperia, Marco Scajola e Angelo Gratarola, rispettivamente assessori regionali Urbanistica, edilizio e demanio e Sanità. Ad aver aderito all’iniziativa sono stati il sindaco di Taggia, Mario Conio, il sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, il direttore generale dell’Asl imperiese, Luca Filippo Maria Stucchi, e l’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani, Umberto Lebruto.
Per ciò che concerne nello specifico Ventimiglia, il documento poggia le sue fondamenta sull’accordo di programma sottoscritto il 19 maggio 2014 tra Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Ventimiglia, Agenzia del Demanio e Gruppo FS Italiane; questo portava sulla riconversione a uso commerciale, produttivo e urbano di parte delle proprietà ferroviarie locali, tra cui il Parco Roja, le stazioni ferroviarie di Ventimiglia e Bevera,il Parco Campasso e il Parco Nervia.