Torna a infiammarsi anche sul versante italiano la protesta per il raddoppio del Tunnel di Tenda, che oggi, lunedì 18 dicembre, è stato teatro di una massiccia mobilitazione promossa e indetta da Confcommercio Imprese per l’Italia di Cuneo. Simbolicamente muniti di palette e secchielli nonché uniti sotto lo slogan “Ci pensiamo noi”, circa 200 manifestanti si sono riuniti a Limone Piemonte per far sentire la propria voce a denuncia del cantiere apparentemente infinito che riguarda le gallerie. Tra di essi vi erano numerosi sindaci, tra cui alcuni della Valle Roja, come il primo cittadino di Breil-sur-Roya, Sébastien Olharan , la sindaca di Saorge, Brigitte Bresc e quello di Tenda, Jean-Pierre Vassallo.
Ad aver partecipato al pomeriggio è stata anche l’Anas nella persona del Commissario straordinario Nicola Prisco. Proprio la società aveva qualche giorno fa rassicurato di essere “consapevole delle richieste del territorio e dell’importanza dell’opera” nonché di “lavorare con il massimo impegno per garantire continuità al cantiere”. Da giovedì 7 dicembre a domenica 31 marzo 2024, per facilitare gli spostamenti in occasione delle festività natalizie, ANAS aveva annunciato l’apertura al traffico del tratto di Statale 20 compreso località Bragard e località Quota 1400, prossimo all’imbocco del tunnel e perciò inagibile sin dall’ottobre del 2020.
Parallelamente all’incontro, la Sala consigliare di Limone Piemonte ha ospitato un incontro finalizzato a discutere dei ritardi che riguardano il completamento del Tunnel di Tenda. Alla mattinata sono stati presenti i rappresentanti della Confcommercio Cuneo, alcuni parlamentari e sindaci del territorio e in videoconferenza il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha poi raggiunto la manifestazione nel pomeriggio.
Una volta conclusa la seduta, Prisco ha nuovamente confermato le tempistiche di conclusione dei lavori nel giugno del 2024. Egli ha inoltre anticipato che, a decorrere dal mese di gennaio, sarà aumentata di 40 unità la quantità di organico destinata agli interventi, portando così il personale a 200 operai e 20 tecnici. “Vigileremo sul rispetto dei tempi, perché l’obiettivo condiviso di questo territorio è concludere i lavori e aprire un collegamento strategico per il nostro turismo e le nostre imprese” ha commentato invece il presidente Cirio sulla propria pagina Facebook.
Il tema del raddoppio e della riapertura del Tunnel di Tenda costituisce uno dei temi critici italo-francesi anche nel quadro del trattato del Quirinale, come NosAlpes ha riassunto in un articolo recente.