Gli agricoltori di alcuni Paesi di Europa sono scesi in piazza per far sentire la propria voce e le proprie critiche circa condizioni di lavoro ed economiche difficili. Anche in Francia essi hanno dato sfogo alle proprie lamentele bloccando la circolazione su numerose arterie principali, tra cui le autostrade di Lione. Simbolicamente, soprattutto in Germania, essi sfilano con i loro trattori e i loro attrezzi in difesa dei territori e delle piccole imprese. Anche in Piemonte sono in corso manifestazioni.
Le proteste
Le proteste degli agricoltori sono esordite in Occitania martedì 23 gennaio, associandosi a quelle vive in alcune realtà europee. Esse hanno indirizzi e finalità differenti che spaziano dalle normative ambientali alle autorizzazioni amministrative, dai rincari energetici all’utilizzo di pesticidi. Tutto quanto è però legato a un medesimo e generalizzato malessere legato alla contraddizione esistente tra la loro voglia di commerciare e ampliarsi all’estero da un lato e l’urgenza di ridurre il loro impatto su clima e biodiversità dall’altro lato.
La sfilata è esordita sorto la spinta della FNSEA (Fédération Nationale des Syndicats d’Exploitants Agricoles, analogamente in italiano Federazione Nazionale dei Sindacati dei Produttori Agricoli) primo sindacato agricolo della Francia, proseguendo poi sotto il volere dei Jeunes Agriculteurs (Giovani Agricoltori), della Coordination Rurale (Coordinazione Rurale) e della Confédération Paysanne (Confederazione Paesana). Nonostante gli incontri avuti dai rappresentanti sindacali con il Primo ministro Gabriel Attal, le azioni di dissenso promettono di continuare.
La situazione a Lione
Ieri, mercoledì 24 gennaio, il traffico risulta perturbato sulla rete stradale della Regione Alvernia-Rodano-Alpi a causa dei blocchi stradali e delle cosiddette “operazioni lumaca”; quest’ultima, in particolare, può essere definita come la tendenza degli automobilisti a viaggiare a bassa velocità per bloccare la circolazione.
Alle 11,30, per esempio, i manifestanti interrompevano la percorrenza dell’Autostrada A7 Lione-Marsiglia all’uscita 12 (Saint-Rambert-d’Albon) e all’uscita 19 (Bollène). In tale contesto, sono state previste regolari audioconferenze tra le autorità prefettizie, le Forze dell’ordine, i gestori della rete stradale e le direzioni interregionali delle strade per adottare misure quali deviazioni, messaggi di sensibilizzazione, informazioni per gli autotrasportatori.
L’agricoltura in Francia
Secondo i dati ministeriali resi noti dalla FNSEA alla fine del dicembre scorso, dopo due anni di ripresa il profitto lordo del settore agricolo è sceso del -11% nel 2023. A causare tale flessione è stata, stando al sindacato, una negativa concomitanza tra calo dei volumi produttivi, aumento dei prezzi e costi di impresa troppo elevati.
Per ciò che concerne il settore vegetale, le rese dell’anno passato (+6%) non sono in grado di compensare la perdita di valore prodotto (-24% per i cereali, -21% per i semi oleosi, -9% per i vini da tavola). Il valore della produzione zootecnica è imbeve aumentato del +5% ma i redditi degli agricoltori rimangono tra i più bassi per via della collimazione tra cali produttivi di carne, pollame e prodotti lattiero-caseari e parallelo aumento delle importazioni.