Ivrea si tinge di arancione in occasione de Lo storico Carnevale, il più antico dell’Italia risalente addirittura al Medioevo. Prevalentemente nota per la spettacolare “battaglia delle arance”, la festa eporediese si caratterizza per un programma denso e complesso che culmina con il conclusivo corteo che rimanda al prossimo anno di celebrazioni.
Tra cronaca e leggenda
Lo storico Carnevale di Ivrea si attiene da decenni a un cerimoniale rigido e articolato nonché a una guida scritta inflessibile. I riti primari che lo compongono sono stati tramandati oralmente sino al 1808, anno in cui compare la prima documentazione scritta della cerimonia.
Le giornate riuniscono la comunità locale nel raccontare e nell’evidenziare la propria capacità di autodeterminazione e affrancamento. Secondo la leggenda, difatti, dopo un triste periodo di fame sotto il governo del Marchese di Monferrato, la coraggiosa Violetta, figlia di un mugnaio, spinse i suoi concittadini a sollevarsi per ribellarsi alla tirannia; la ragazza uccise l’uomo politico trafiggendolo con la lama della sua stessa spada, gesto eroico rammentato ancora oggi dalla già citata “battaglia delle arance”.
Proprio per tale ragione la protagonista de Lo storico Carnevale di Ivrea è niente di meno della Vezzosa Mugnaia, autentico simbolo di libertà, accompagnata dal Generale di origine napoleonica e dal Sostituto Gran Cancelliere nonché cerimoniere; completano la lista dei personaggi i giovanissimi Abbà e il Podestà, oltre che Pifferi e Tamburi a seguire e scandire la sfilata. In segno di partecipazione, residenti e turisti scendono nelle strade indossando il classico “berretto frigio”, un cappello rosso a forma di calza che ne testimonia l’adesione ideale alla rivolta di un tempo.
Lo storico Carnevale di Ivrea
Completato da una serie di eventi collaterali, Lo storico Carnevale di Ivrea 2024 ha preso il via sabato 6 gennaio scorso tra sfilate e investiture ufficiali; il cerimoniale è poi proseguito domenica 28 gennaio con ulteriori rituali quali la presa in consegna del Libro dei verbali o l’alzata degli Abbà.
Il programma si farà però ancora più ricco a decorrere da domenica 4 febbraio, tra distribuzione dei fagioli grassi, mercatino degli aranceri e colorate parate nelle vie del centro cittadino. Il giovedì grasso, ovverosia l’8 di febbraio, dopo la visita del Generale nelle scuole locali, alle 14,00 è previsto il metaforico passaggio dei poteri civili dal sindaco in carica, il tutto seguito da una marcia che farà tappa per due visite al Vescovo e al primo cittadino.
Il fine settimana seguente, tra sabato 10 e domenica 11 febbraio, dopo ulteriori e specifici riti il cuore della serata sarà la presentazione della Vezzosa Mugnaia dal balcone del palazzo municipale delle 21,00; questa sarà seguita dalla chiassosa marcia del corteo storico con tanto di fiaccole e aranceri nonché da un suggestivo spettacolo pirotecnico dedicato sul Lungo Dora. L’indomani, vera e propria domenica di Carnevale, ad allietare l’atmosfera saranno peraltro alcuni gruppi storici ospiti da tutta l’Italia, che sfileranno assieme alle controparti eporediesi lungo tutta la giornata; immancabile sarà poi la già citata “battaglia delle arance”, dove nove squadre a piedi e alcuni tiratori a bordo dei cosiddetti “carri da getto” si sfideranno a suon di frutta nelle piazze selezionate per il tiro.
Lo storico Carnevale di Ivrea continuerà a sorprendere lunedì 12 febbraio con la cerimonia della Zappata, il “Trofeo Pich e Pala” di tiro lungo dell’arancia e la replica della sfida tutta arancione. I vincitori saranno premiati il giorno successivo, martedì 13 febbraio, prima del consueto abbruciamento degli scarli, pali rivestiti di erica e ginepro. Chiuderanno la festa la marcia funebre e il funerale del Carnevale, che non riprenderà che nell’inverno del 2025.