Valery Babanov, nome noto del panorama sportivo tanto europeo quanto mondiale, è un alpinista di origini russe, divenuto celebre per le sue imprese in solitaria dapprima compiute sul versante francese del Monte Bianco e successivamente sull’Himalaya. La vicenda dell’uomo, soprannominato il “russe aux deux piolets d’or” (“russo dalle due piccozze dorate”, è stata ricostruita e romanzata per Les Éditions du Mont-Blanc da Denis Ducroz, a sua volta guida alpina, cameraman e regista oltre che scrittore.
Nato e cresciuto nella Siberia dell’Unione Sovietica, dove l’alpinismo in solitaria era severamente vietato, Valery Babanov ha tentato di lasciare il suo segno di sportivo tra le montagne di Chamonix. Approdato in Francia e grazie a un carattere timido ma determinato, egli ha costruito attorno a sé un microcosmo di conoscenze piuttosto originale del quale lo stesso Ducroz ha fatto parte.
Così l’autore ha potuto godere dell’opportunità di seguire la carriera internazionale dell’alpinista da una posizione privilegiata dietro le quinte, divenendone tanto un abile biografo quanto un grande amico. Le pagine di “Valery Babanov” si caratterizzano non a caso di una dovuta attinenza alla realtà della audaci imprese di alta quota dello sportivo, prettamente dovuta all’esperienza di cineasta maturata negli anni da Ducroz; ma esse vantano anche una sensibilità personale e condivisa che le avvicina a quelle di un vero e proprio romanzo dove ambientazioni e paesaggi, avventure ed emozioni sono illustrate in chiave realistica e romantica.
Ad arricchire “Valery Babanov”, acquistabile direttamente dal sito web della casa editrice Les Éditions du Mont-Blanc al prezzo di 20 euro, sono peraltro alcune fotografie in bianco e nero che sostengono e implementano la narrazione delle imprese di un alpinista che ha saputo improvvisare la sua vita man mano che i suoi successi si susseguivano.