Il 23 febbraio scorso, il segretariato del programma Interreg Francia-Svizzera ha raccolto le proposte preliminari di progetto. Le esaminerà, formulerà proposte ai portatori di progetto e inviterà a presentare entro il 5 aprile il progetto definitivo. Il progetto sarà valutato, approvato o rigettato entro la fine del 2024, nel corso della riunione preliminare del 26 settembre 2024 e di quella finale del 28 novembre 2024.
La finestra è seguente prevista a settembre 2024 con la bozza preliminare, a ottobre con il progetto definitivo e un procedimento di approvazione che dovrebbe durare fino a maggio 2025. Il programma ha già avuto una sessione di progetti, presentati entro 15 settembre 2023, che dovrebbero essere approvati il 16 maggio prossimo.
![Date di presentazione dei progetti su base semestrale sul programma Interreg Francia-Svizzera](https://test.nosalpes.eu/wp-content/uploads/2024/02/D6CF0826-903A-4AC6-9C15-80259B0DFEAD-1-1024x253.jpeg)
Un modello organizzativo in parte diverso
Il programma Francia-Svizzera segue un modello organizzativo in parte diverso dagli altri tre programmi delle Alpi occidentali, Alcotra, Marittimo e Italia-Svizzera: funziona con uno sportello aperto, un’assistenza e un indirizzo maggiori, che si svolge appunto nella fase preparatoria.
Per la parte francese, la sede del programma, che ospita l’autorità di gestione e una parte del Segretariato congiunto si trova presso la regione Bourgogne-Franche-Comté a Besançon. La sede svizzera, con l’altra parte del segretariato congiunto, è a La Chaux-de-Fonds, nel cantone di Neuchâtel, nell’edificio di Arc Jurassien.
Si tratta di una struttura di cooperazione politica e territoriale, che riunisce i cantoni di Berna, dello Jura, di Neuchâtel e del Vaud. Oltre al programma Interreg Francia-Svizzera, gestisce il programma intercantonale Arc Jurassien, a sua volta dedicato ad azioni sulla mobilità, l’innovazione, lo sviluppo regionale.
Dimensione finanziaria e fasi semestrali
Per dotazione finanziaria, il programma Interreg Francia-Svizzera è simile all’Italia-Svizzera. Per il periodo 2021-2027, è dotato di circa 122,1 mln di euro (69,7 di Fondo europeo di sviluppo regionale – FESR et 50 mln di franchi svizzeri da spendere per i partecipanti elvetici, a cui va aggiunto il 20% di cofinanziamento per la parte francese e fino al 50% per la parte svizzera). ALCOTRA Italia-Francia ha un budget di 228 mln di euro (di cui 182,33 mln di FESR), Interreg Marittimo 193,3 mln di euro (di cui 154,6 di FESR), Interreg Italia-Svizzera circa 146,9 mln di euro di Italia-Svizzera (82 mln di FESR, 21 mln di cofinanziamento nazionale e 40 mln di franchi svizzeri, dunque 10 in meno rispetto all’altro programma).
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I progetti si presentano a sportello aperto, la preparazione è continua anche se concretamente la gestione avviene su base semestrale.
In ALCOTRA le date cambiano, anche perché realizza tre tipi di progetti: quelli macro (i programmi integrati territoriali da circa 8 milioni di euro, i PITER), i progetti "semplici" e i microprogetti da 75.000 euro. Per il livello comparabile a Francia-Svizzera, quello dei progetti semplici, Alcotra lancia di solito circa un bando all’anno. Stesso discorso vale per Marittimo, mentre Italia-Svizzera lancia bandi per presentare progetti in funzione della propria capacità organizzativa, quindi anche meno di uno all’anno.
Cosa ha finanziato Interreg Francia-Svizzera
Gli obiettivi dei quattro programmi sono assai simili: transizione digitale e climatica, competitività, mobilità ecc.
Nella programmazione 2014-2020, Interreg Francia-Svizzera ha finanziato 123 progetti: vale la pena dare un’occhiata all’opuscolo delle realizzazioni. La diversità con gli altri tre programmi è evidente: ci sono più progetti di ricerca e innovazione, con il coinvolgimento di privati, e diversi sono nell’area medicale e nella cooperazione sanitaria.
I progetti sulla mobilità sono quasi sempre su problemi puntuali, su linee di trasporto individuate o su obiettivi operativi di riduzione del traffico automobilistico, per esempio con il co-voiturage.
Lo sviluppo locale e quello sociale, oltre agli aspetti di inclusione, sono vocati a ritorni economici per il territorio, anche nel settore alberghiero o nella promozione internazionale. Va anche notato un finanziamento diretto per il rilancio della teleferica del Salève, per circa 9 milioni di euro.