Alpi del nord e Rodano

Tanta neve, eguali disagi: la situazione meteorologica nelle Alpi italo-francesi

La neve tra Italia e Francia, La neige entre Italie et France

Nel fine settimana ambedue i Paesi sono stati colpiti da precipitazioni intense che hanno a loro volta provocato problematiche sparse su tutti i rispettivi territori.

Nei giorni passati la neve è caduta copiosamente e abbondantemente su tutto l’arco alpino, interessando e dunque imbiancando numerose regioni delle Alpi italo-francesi. Tali precipitazioni intense hanno a loro volta provocato problematiche di accessibilità o viabilità sparse sui rispettivi territori dei due Paesi.

La neve in Piemonte

Nel Cavanese, in Piemonte, la neve del fine settimana ha raggiunto quota 150 centimetri circa stando ai monitoraggio della stazione di monitoraggio di Piamprato Soana; al di sopra del comune di Ceresole Reale, nei pressi del Lago dell’Agnel è stato battuto ogni record con 244 centimetri al suolo.

Tali condizioni meteorologiche hanno generato blackout su tutto il territorio della provincia oltre che allagamenti di scantinati e case ai piani terreni in alcune delle frazioni locali tra cui Chivasso e Leini. Disguidi anche alla circolazione in tutta la zona, dove l’accesso alle strade è consentito soltanto a residenti e mezzi di soccorso; a Baldissero, invece, resta chiusa a causa di una frana la Strada provinciale 117.

Nonostante sia trascorsa senza intoppi la nottata di allerta nel Canavese, restano sotto attento monitoraggio i corsi di acqua locali minacciati da possibili piene tra cui il Po nell’area di Chivasso.

La neve in Valle d’Aosta

Persino in Valle d’Aosta le nevicate degli scorsi giorni sono state degne di nota, tanto da aver provocato smottamenti nelle vallate più alte e dunque più esposte a tale passaggio metereologico perturbato. Una valanga è per esempio caduta sulla Strada regionale 44 a circa chilometro dall’abitato di Gaby finendo con l’ostruire l’imbocco della galleria che conduce a Gressoney-Saint-Jean e isolando di conseguenza anche il vicino Gressoney-La-Trinité. Anche la frazione di Lillaz, nel comune di Cogne, è stata oggetto di un duplice distaccamento nevoso che ne na impedito il raggiungimento ai mezzi; dopo ore in mancanza di energia elettrica, la strada è stata riaperta ieri, lunedì 4 marzo. Di un terzo evento è poi stata protagonista la Val di Rhêmes, ciò che ha comportato la chiusura nella nottata di domenica 3 marzo della Strada regionale 24 tra Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges.

La neve in Alta Maurienne

Un primato di neve similare a quello dell’Italia nord-occidentale è stato riscontrato anche in Savoia, in particolare nell’Alta Maurienne, a causa di un raro ritorno da est delle precipitazioni prima localizzate sul versante italiano delle Alpi. Ai 1.700 metri di altitudine di Bessans, per esempio, sono caduti 96 centimetri di neve in una sola giornata, mentre Bonneval-sur-Arc nella sola mattinata di lunedì 4 marzo si sono accumulati 100 centimetri di neve fresca; ha battuto ogni aspettativa anche il Rifugio Evettes a 2.590 metri di altitudine, dove gli stock sono arrivati a 200 centimetri.

La neve nelle Alpi Marittime

Nelle Alpi Marittime restava in vigore sino a ieri, lunedì 4 marzo, lo stato di allerta gialla per valanghe dopo le intense nevicate del fine settimana. Stando ai più recenti bollettini rilasciati dal Dipartimento, restano chiuse al traffico numerose strade locali, tra cui la Route départementale 6327 (Mentone) e le Route départementale 22, Route départementale 2566 e Route départementale 68 (Valle Roja).

Nella Vallée de la Tinée, verso la stazione sciistica di Isola 2000, il traffico è stato interrotto a tempo indeterminato per via del rischio di insorgenza di valanghe; questa mattina è stato effettuato un sopralluogo in elicottero che ha reso l’area accessibile con catene o gomme per neve a bordo.

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