A margine dell’incontro ALCOTRA dell’8 aprile ad Aymavilles, in Valle d’Aosta, abbiamo incontrato Laurence Boetti-Forestier: una presenza fissa della cooperazione transfrontaliera, la vediamo spesso agli eventi italo-francesi. Intervistarla è anche l’occasione per capire qualcosa di più sulle dinamiche e sulle persone.
Lei è consigliera alla Regione Sud e si occupa di questioni transfrontaliere
Mi trovo a fare da facilitatore per rimuovere gli ostacoli alla cooperazione transfrontaliera in alcune situazioni. Siamo un gruppo di rappresentanti eletti, in particolare all’interno della MOT [Mission opérationnelles transfrontalière], con Laurence Navalesi.
Molto spesso ci sono problemi di informazione, e insieme contribuiamo a trasmetterla per un migliore coordinamento sul territorio, ad esempio sugli orari dei treni e sulle coincidenze tra treni francesi e italiani.
A proposito di Interreg, un PITER vale 6 milioni di euro [il Piano territoriale integrato del programma Alcotra]: dobbiamo capire le problematiche e proporre idee per progetti semplici [che compongono il PITER], capire la situazione generale ed essere promotori di proposte per il bacino di vita e i cittadini.
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Per esempio, con il tunnel di Tenda…
A Tenda stiamo affrontando un grosso problema, un disastro per la Valle Roya e per la Valle Vermenagna. È complicato dal punto di vista giuridico, amministrativo e finanziario.
È un fiasco economico, finanziario e tecnico che va avanti da 10 anni, isolando e incidendo sempre di più sullo sviluppo economico e turistico di questa zona di confine che collega tre Stati, Francia, Italia e Monaco, e tre regioni, dal Mediterraneo alle Alpi.
Mi aspetto molto dalla prossima riunione del Comitato frontaliero del Trattato del Quirinale, che si terrà a Nizza in giugno, per affrontare tutte queste questioni.
Questo riguarda anche la linea ferroviaria
La linea ferroviaria Nizza-Breil sarà chiusa per 16 mesi di lavori, a partire dal prossimo settembre. I commercianti e le associazioni stanno cercando di trovare delle soluzioni e noi stiamo lavorando con loro sulla stagione turistica e sull’economia locale, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dal Comitato regionale del turismo.
Insieme stiamo proponendo di aggiungere una coppia di treni tra Tenda e Ventimiglia-Nizza, per compensare l’assenza del treno turistico delle Meraviglie. Tra l’altro, abbiamo preso i primi contatti con “Treni Turistici“, la nuova società di Trenitalia, per verificare la possibilità di potenziare il collegamento, che compenserebbe la mancanza di servizio sull’altra tratta. È una questione di competenza regionale, della Regione Sud ma anche del Piemonte e della Liguria: possiamo agire insieme.
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Il Trattato del Quirinale vi fornisce un nuovo quadro di riferimento
Non riesco ancora a vedere i reali benefici del Trattato sul campo. La creazione del progetto GECT da parte della CARF [Communauté d’agglomération de la Riviera française] ha permesso alle autorità locali di incontrarsi. Ad esempio, lo scorso giugno, presso la sede di Sciences Po a Mentone, abbiamo incontrato il vicino comune di Ventimiglia, per avere uno scambio di idee più frequente.
Quindi registrate dei progressi
Sì, è positivo, siamo nelle buone intenzioni, si prefigura un contesto per la cooperazione, ma dobbiamo aiutare far risalire le proposte dal basso, altrimenti la gente non ne vedrà i benefici.
Nel bacino di vita transfrontaliero, tra Mentone, Monaco, la valle della Roya, Ventimiglia e le città vicine, ci sono lavoratori transfrontalieri. Abbiamo bisogno di informazioni transfrontaliere sui trasporti, che abbiano un effetto sulla vita quotidiana delle persone, come avviene per altre frontiere, come tra Francia e Germania. Ciò che tocca la vita quotidiana delle persone è l’informazione, la gestione e l’offerta dei biglietti, un pass ferroviario transfrontaliero, ecc.
Anche la questione del trasporto ferroviario è importante.
Esiste ancora un problema di integrazione tra le compagnie ferroviarie. Lo so, siamo giunti al IV Pacchetto ferroviario della legislazione europea, ma ci sono ancora troppi ostacoli.
Per compensare i 16 mesi di chiusura della linea tra Breil e Nizza, abbiamo anche valutato la possibilità di utilizzare la linea Breil-Ventimiglia-Nizza con i treni del servizio sospeso. Ebbene, non è possibile far viaggiare un treno francese che da Tenda e Breil scenda a Ventimiglia, perché mi dicono che alla stazione di Airole c’è un sistema di regolazione e di sicurezza che deve essere adattato.
Superare questo ostacolo tecnico costerebbe 80.000 euro: dunque si può fare. Dobbiamo quindi portare la questione nel processo decisionale e finanziario. Potremmo sostenerlo con il programma Alcotra, con i circa 6 milioni di euro della strategia PITER o con un progetto semplice.
Dobbiamo integrare i nostri trasporti transfrontalieri: e rimuovere gli ostacoli tecnici e finanziari.
Il programma Interreg e il Trattato vi possono aiutare
Occorre ambizione transfrontaliera. Quando si guarda alla posta in gioco, ci si rende conto che ci stiamo limitando a piccole cose.
Dobbiamo rispondere ai problemi delle persone, alle loro preoccupazioni quotidiane: creare un unico biglietto di trasporto transfrontaliero, dire in entrambe le lingue quali carte di pagamento sono accettate, dove acquistare i biglietti, spiegare gli orari, utilizzare piattaforme di facile comprensione.
La conclusione è sempre la stessa: la necessità di coordinamento e informazione sul territorio transfrontaliero per soddisfare le esigenze dei suoi abitanti e migliorare la loro vita in termini di trasporti, mobilità, salute e lavoro.