Si vota anche per il consiglio regionale e il presidente del Piemonte e per il comune di Sanremo, ma le elezioni per il parlamento dell’Europa suscitano poca attenzione. Per gran parte della gente si tratta di un rumore di fondo malgrado gli scenari incerti, sia politici – per i nuovi orientamenti a destra – sia geopolitichi, per le guerre in Medio Oriente e di invasione russa in Ucraina.
Il quadrante di Nos Alpes: due circoscrizioni differenti
In Francia gli elettori votano in un collegio unico nazionale i propri 81 membri.
L’Italia elegge 76 parlamentari in cinque circoscrizioni. A quella del nord-ovest, che comprende Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Piemonte, spettano 20 parlamentari.
La rappresentanza territoriale, in Francia è quindi organizzata a monte dalle liste e dai partiti che le compongono su base nazionale. In Italia le cinque circoscrizioni consentono una rappresentanza territoriale più marcata.
Tuttavia, nella circoscrizione italiana nord-ovest, esiste una maggiore attrazione numerica della Lombardia, che elegge più parlamentari delle altre regioni. E’ un fenomeno anche nella altre circoscrizioni: la Sardegna ottiene pochi parlamentari eletti rispetto alla Sicilia, più popolata. Ciò ha un effetto anche sugli equilibri politici, perché la Lombardia esprime spesso linee proprie, per esempio con un ruolo maggiore della Lega e dei partiti di destra. Così in Liguria si lamentano pochi parlamentari, e in parte l’osservazione giunge anche da parte delle forze politiche piemontesi. Deputati europei valdostani poi non sono possibili: solo Luciano Caveri riuscì in passato ad ottenere un seggio, ma in una congiuntura speciale e con forti accordi politici.
Le linee politiche
In Italia, gli anni e l’azione di Silvio Berlusconi hanno favorito espressamente l’integrazione delle destre alle forze di centro-destra. A oggi nel governo nazionale si cerca di gestire le spinte più radicali: per esempio, Matteo Salvini sta candidando e promuovendo un generale (in servizio) che lancia richiami continui all’epoca fascista.
Sono scenari però nazionali: nel nord ovest si vedono i cartelli elettorali e si osservano con qualche distacco le polemiche e i comizi. Ci si aspetta un discreto astensionismo, alcuni partiti di centro potrebbero non superare lo sbarramento del 4%.
In Francia, il risultato è abbastanza noto : uno spostamento a destra del dibattito e del risultato, però contrastato dalle forze di governo. Vi sono segnali di qualche ripresa della sinistra più orientata al governo che alla protesta. Anche qui, a livello dell’area di Nos Alpes, paiono però rumori di fondo nazionali.
La Valle d’Aosta
Per memoria, va ricordato che i movimenti autonomisti in Valle d’Aosta hanno deciso di non candidare nessun proprio esponente alle elezioni europee. Nella regione, con poco più di 100mila votanti e su queste elezioni una stima di meno della metà dei voti validi, i partiti possono dar vita a una lista “apparentata” con una lista nazionale. Se il candidato valdostano supera 50 mila preferenze, viene eletto al posto dell’ultimo per numero di preferenze della lista nazionale. I tentativi in passato non hanno prodotto alcuna speranze di ottenere un parlamentare. Nel 1999, nella lista di Romano Prodi, Luciano Caveri non superò lo sbarramento, ma fu il secondo escluso delle circoscrizione. Con un meccanismo di opzioni e dimissioni entrò comunque al parlamento europeo.
Senza che sia stata presentata alcuna proposta di legge, si chiede ora che la soglia venga abbassata a 20 o 25 mila preferenze, oppure che si crei un collegio elettorale per la Valle d’Aosta.
Le elezioni in Piemonte, e per il Comune di Sanremo
In Piemonte si vota per il rinnovo del Consiglio regionale e del Presidente della Regione e vi sono diversi schieramenti. Quello principale a sinistra, guidato da Gianna Pentenero, assessore al comune di Torino, ha attraversato una campagna segnata da discreti contrasti. Non vi è stata nessuna composizione con il Movimento 5 stelle, anche per la stessa posizione dell’ex-sindaca di Torino, Chiara Appendino. Gli osservatori indicano vincente Alberto Cirio, presidente uscente della Regione, alla guida di una coalizione in cui cerca di rendere compatibili il centro-destra (molti nella sua lista personale) ed esponenti di destra più radicale, in parte filo-russa.
Va ricordato che gli eletti saranno votati in sette circoscrizioni e con le preferenze ma che dieci candidati iscritti nel cosiddetto listino, o una loro parte a seconda del successo ottenuto, verranno automaticamente eletti nell’ambito di un premio di maggioranza, inteso a rafforzare la governabilità della legislatura.
Vi sono infine diverse elezioni comunali che si svolgono in Italia in coincidenza con l’appuntamento elettorale, tra cui quelle per il Comune di Sanremo. Il sindaco uscente Alberto Biancheri non si è ricandidato ma sostiene Alessandro Mager, insieme a varie liste civiche. Fulvio Fellegara è invece candidato per la sinistra con l’appoggio del Pd, mentre Gianni Rolando è candidato per la destra con Fratelli di Italia, Forza Italia e Lega.
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