Ogni anno, la comunità valdostana di Valgrisenche e quella savoiarda di Sainte-Foy Tarentaise si incontrano al Col du Mont, a 2.639 metri di altitudine, per celebrare il legame che, da secoli, unisce i due territori.

In questo evento annuale, in programma per domenica 25 agosto 2024, gli abitanti delle due comunità, con una storia e tradizioni comuni, rafforzano il loro legame, dando maggiore significato al concetto di un’Europa come unione di popoli. Inizialmente prevista per il 21 luglio, la festa è stata posticipata al 25 agosto per maltempo.

La festa al Col du Mont sarà anche un momento di incontro tra i sindaci – Yannick Amet per Sainte-Foy-Tarentaise e Aline Viérin per Valgrisenche – che stanno sviluppando ipotesi per recuperare gli edifici storici al colle, come ricoveri e punti di presentazione dei territori. Si trovano sul versante valdostano e sono ora di proprietà del Comune di Valgrisenche, che li ha ricevuti dalla Regione autonoma Valle d’Aosta con lo scopo di recuperarli e valorizzarli.

La giornata di domenica 25 agosto incomincia alle ore 10.30 con il ritrovo al colle.
Successivamente, alle ore 11, è in programma la celebrazione della Santa Messa, a cui segue un momento conviviale con la Corale di Valgrisenche e altri canti partecipati. Un momento importante è anche il pranzo, che è organizzato ogni anno, a turno dalle due comunità di Sainte-Foy e Valgrisenche.

Da Sainte-Foy, la passeggiata dura circa 2 ore dal parcheggio Pierre Giret. L’escursione da Valgrisenche è simile e parte quasi dal fondo della valle.

Col du Mont: un punto di frontiera

Il Col du Mont ha rivestito, nei secoli, un’importanza degna di nota. Il passo era, infatti, utilizzato per il commercio poiché era uno dei punti di valico delle Alpi tra il Nord Italia e la Valle del Rodano.

La sua posizione gli ha conferito un’importanza strategica dal punto di vista militare, in considerazione del fatto che il passaggio al colle del Piccolo San Bernardo trovava poi in fondovalle l’ostacolo difficilmente superabile della Pierre Taillée. Si è trattato fino al 1860 di un confine interno dei ducati di Savoia, per diventare poi di frontiera tra Italia e Francia. Nel periodo savoiardo è stato un presidio durante le invasioni francesi della Savoia, durante le guerre di successione spagnola e austriaca. Nel periodo fascista e durante la seconda guerra mondiale, una valanga uccise 33 giovani valdostani a cui fu imposto di portare viveri e munizioni fino al colle e ai militari presenti. Una via, nella città di Aosta, ricorda le “Vittime del Col du Mont”.

(aggiornato il 19 luglio 2024 in ragione del cambiamento di data per maltempo)

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