Il Tour de l’Avenir, giunto alla sua 60esima edizione, si svolgerà dal 18 al 24 agosto nelle Alpi italo-francesi.

Questa edizione rappresenterà un vero e proprio percorso transfrontaliero, che attraversa le Alpi. Il Tour de l’Avenir 2024 partirà, infatti, da Sarrebourg (nel dipartimento della Moselle nella Regione del Grand Est) e si concluderà sul versante italiano delle Alpi. La regione Piemonte quest’anno, dopo il passaggio del Tour de France a inizio luglio, sarà anche la sede di arrivo del Tour de l’Avenir 2024. La salita del Colle delle Finestre a 2 178 metri accoglierà i chilometri finali della sesta e ultima tappa. Una scalata durissima e spettacolare di 18 chilometri con gli ultimi 10 da percorrere su strada sterrata. Il giorno precedente, venerdì 23 agosto, si svolgerà la tappa di 120 chilometri (Les Karellis – Condove) con l’arrivo previsto a Condove dalla salita del Colle del Moncenisio – punto d’ingresso della corsa in territorio italiano.

La gara prevede diversi tratti di montagna da percorrere con vari gradi di difficoltà nelle tappe previste (Sarrebourg – Ronchamp-Champagney ; Mouchard – Plateau d’Hauteville ; Peisey Vallandry – La Rosière ; La Rosière – Les Karellis) e tocca i dipartimenti dell’Haute Saone, Jura, Ain, e Savoie.

La storia del Tour

Il Tour è una competizione ciclistica divisa per tappe nata nel 1961 da un’idea di Jacques Marchand, capo-redattore del quotidiano sportivo L’Équipe. Nel corso della sua esistenza ha più volte cambiato nome. Dal 1971 al 1979 si chiamava Trophée Peugeot de l’Avenir in quanto sponsorizzato dalla casa automobilistica francese. In seguito, dal 1986 al 1990, ha preso il nome di Tour de la Communauté européenne perché organizzato con il sostegno dell’allora Comunità europea e del suo presidente Jacques Delors e del Parlamento europeo. Dal 1992, la competizione ha assunto la denominazione, tutt’ora esistente, di Tour de l’Avenir.

Considerato una sorta di « Tour de France » dei giovani si rivolge, infatti, ad atleti under 23. Dal 1996, gli organizzatori si ispirano al Tour de France organizzando una decina di tappe sugli stessi terreni. Vi sono, infatti, tappe di pianure, una cronometro e tappe di alta montagna e maglie distintive (giallo, verde e bianco con pois rossi) – gli stessi colori del celebre Tour. Il leader della classifica generale indossa una maglia gialla. La Francia è in testa per il numero di vittorie finali (19), davanti alla Spagna (12), alla Colombia (6) e all’Italia (4).

Dal 2023 è prevista una competizione dedicata alle donne della stessa età (Tour de l’Avenir Femmes). Si svolge sotto forma di una gara a tappe di cinque giorni subito dopo l’edizione maschile di fine agosto. La prima frazione della competizione femminile partirà dalla stazione sciistica savoiarda di La Rosière (sotto il Colle del Piccolo San Bernardo) e ricalcherà in gran parte il percorso maschile.

Alcuni corridori celebri

Nel corso delle passate edizioni importanti corridori sono stati vincitori del Tour de l’Avenir. Tra questi Felice Gimondi, Joop Zoetemelk, Greg LeMond, Miguel Indurain, Laurent Fignon, Egan Bernal e Tadej Pogačar. Questi sette corridori hanno vinto in totale 14 Tour de France. L’edizione passata è stata vinta dal corridore messicano Isaac Del Toro.

Una collaborazione oltre le Alpi

Gli organizzatori del Tour e il Piemonte condividono una lunga storia di amicizia, iniziata già nel 1961, anno del centenario dell’Unità d’Italia, in cui sia il Tour de l’Avenir che il Tour de France approdarono a Torino.

L’edizione 2024 é stata presentata lo scorso 21 maggio all’Hotel des Invalides a Parigi. Tra i partecipanti Daniel Baal e Claude Koestner – rispettivamente presidente e direttore denerale del gruppo bancario CIC, il partner principale della gara. In rappresentanza del territorio piemontese è intervenuto il Vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo. Lunedì 29 luglio nella sala al 41° piano del grattacielo della Regione a Torino è prevista la conferenza stampa di presentazione delle tappe italiane del Tour.

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Classe 1990 nato ad Aosta. Laureato in scienze politiche e relazioni internazionali. Studia presso l'Université Paris Descartes di Parigi per il programma Erasmus e l'Université Catholique de Louvain a Bruxelles dove consegue un master in studi europei. Ha collaborato con diverse riviste specializzate sul tema della geopolitica. Scrive per Nos Alpes da gennaio 2024

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