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Nel volume illustrato, l’autore Frédéric Boyer e il pittore Bernard Alunni propongono otto differenti storie che interrogano il rapporto dell’uomo con la natura.
Si tratta di un dolce soffice con anice e zafferano che fa capo addirittura alla tradizione medievale di Francia.
Il volume di Brian Hall, vincitore del Grand prix del Salon du livre de Passy 2025, propone undici ritratti di altrettanti alpinisti tra imprese mozzafiato e difficoltà di percorso.
Dal cuore del Cantone alla tavola di “Nos Alpes Cuisine”, questo piatto unisce la morbidezza della carne locale ai sapori profondi della tradizione contadina, per un comfort food da veri intenditori.
“Adam the Climber” è il racconto di un legame nato sulla roccia e cresciuto assieme alle imprese del ragazzo considerato uno dei più grandi arrampicatori di sempre.
Proponiamo oggi la storia, gli ingredienti e i segreti di un antipasto fresco e colorato che ha viaggiato per il mondo ma parla anche piemontese.
Da merenda dei pescatori, questo piatto semplice ma gustoso si è convertito in uno dei simboli gastronomici della città mediterranea.
Il romanzo storico “Les folles de Morzine” indaga un caso di isteria collettiva avvenuto alla fine dell’Ottocento nel cuore delle Alpi, tra repressione religiosa e psichiatria nascente.
Questo piatto dall’origine incerta si è presto diffuso e distribuito nelle sue varianti regionali reinventandosi di volta in volta con ingredienti locali.
Dalla tragedia sullo Shishapangma alla traversata della Cordigliera Darwin, la vera storia di una élite alpinistica che ha saputo rialzarsi e reinventarsi raccontata da Claude Gardien.
Ripubblichiamo l’articolo Le Tunnel du Mont Blanc apparso nel dicembre 1965 e scritto da Edmond Giscard d’Estaing, per gentile concessione de La Revue des Deux Mondes.
Si tratta di una ricetta semplice e saporita che racconta il mare, la terra e la cucina povera del Levante genovese.
Il sociologo restituisce una biografia intima e dettagliata del padre e dell’Italia migrante tra antifascismo, solidarietà e quotidianità operaia.
Si tratta di una brioche dall’impasto soffice arricchita da praline croccanti di colore rosa, nata da una idea audace e divenuta una icona della pasticceria alpina.