Tra luce e arte, opere inedite e patrimonio locale, la 6ª edizione del Festival Région des Lumières (Festival Regione delle Luci) torna quest’anno a illuminare l’estate in Alvernia-Rodano-Alpi, sino al prossimo sabato 21 settembre. In sei anni di attività, il festival ha prodotto 51 spettacoli luminosi sparsi su 37 differenti città con più di 2 milioni di visitatori.
Il Festival Région des Lumières, il festival Regione delle luci
Lo scopo ultimo del Festival Région des Lumières è quello di dare vita a una sorta di percorso storico-culturale capace di promuovere e al contempo valorizzare alcuni siti culturali o naturalistici emblematici, illuminando in modo dinamico le facciate per esempio di grandi edifici storici. È per tale ragione che ogni anno al tramonto vengono presentate al grande pubblico opere di arte originali tramite esibizioni gratuite che utilizzano tecniche luminose variabili, dal video mapping all’animazione, dalle due dimensioni alle tre dimensioni.
L’iniziativa si deve nello specifico all’associazione “Les allumeurs de rêves”, che sotto la guida di Gilbert Coudène si occupa di costruire la sceneggiatura nonché di mettere in scena e dirigere gli spettacoli di luce. Creata nel 2014 a seguito del successo di “Lyon, terre aux lumières”, proiettato per cinque serate durante la Fête des lumières locale, essa si è peraltro dedicata ad altre proposte similari tra Lione e Roma ma anche Bucarest o San Pietroburgo.
Il calendario Rodano-Alpi del 2024
Il Festival Région des Lumières è rimasto fruibile ancora sino a domenica 28 luglio presso l’Hôtel de Ville di Moûtiers (Savoie) con la scenografia in stile Art Déco realizzata da Roger Pétriaux; colorata e in formato 3D, essa narra della storia della Tarentaise dalla fondazione romana sino alla attuale vocazione turistica e sportiva.
Si sono aperte sabato 27 luglio, per poi chiudersi sabato 18 agosto le proiezioni di Champdor-Corcelles (Ain), anche esse immerse nell’atmosfera magicamente fatata dell’omonimo castello; qui verranno rammentate la vocazione orologiaia del luogo, l’indole contadina e tradizionale di un tempo e la dedizione mineraria alle pietre calcaree degli Anni Ottanta.
La rassegna avrà ancora la sua coda autunnale presso il Castello di Rochebonne di Theizé-en-Beaujolais (Rhône) tra sabato 24 agosto e domenica 15 settembre; lo spettacolo è qui volto a narrare del maniero, ricostruito nel XIV secolo dopo essere stato completamente raso al suolo e ora fulcro di tesori storici risalenti a epoche differenti nonché vivace centro culturale della città.
Il resto del territorio regionale
Il Festival Région des Lumières prosegue anche lontano dalle Alpi, per esempio domenica 4 agosto ad Aurec-sur-Loire (Haute-Loire), pensato sullo sfondo dell’antico castello che dal 2023 è divenuto spazio espositivo e associativo; proprio la costruzione è al centro di una narrazione che mescola e intreccia elementi fantastici a sfondo naturalistico e vicende passate della cittadina.
Più lontano, a Salers (Cantal) sarà la sede dell’Ufficio del turismo ad accogliete tra sabato 3 e sabato 25 agosto giochi che tracciano a ritroso le origini medievali della località; il tutto attraverso immagini che virano dai blasoni agli affreschi sino a raggiungere visuali 3D e più moderne attinenti ai giorni nostri.
A chiudere il calendario 2024 sarà Clermont-Ferrand (Puy-de-Dôme), la cui Opéra-théâtre sarà cornice tra sabato 31 agosto e sabato 21 settembre di una serie di proiezioni dedicate al patrimonio della cittadina; dall’opera alle mongolfiere, dall’architettura religiosa alle costruzioni industriali, l’omaggio non potrà che citare anche figure rilevanti del passato come Blaise Pascal.
Il Festival Région des Lumières offre altri eventi durante l’anno. Ad esempio, dal 18 al 24 marzo, Chamonix-Mont-Blanc ha ospitato uno spettacolo visivo sulla facciata della chiesa di Saint-Michel e sulla Maison de la Montagne.
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