Il Comitato delle Regioni si è riunito in plenaria a Bruxelles per la sessione d’autunno a Bruxelles, tra il 7 e il 9 ottobre, con temi marcatamente politici. La plenaria ha coinciso, come avviene da anni in questo periodo, con la Settimana delle Regioni e delle città. Luciano Caveri, assessore per gli affari europei della Regione Valle d’Aosta è inoltre diventato membro permanente del Comitato, rispetto alla posizione di membro supplente occupata fino ad ora.
Una dimensione politica?
Se è vero che il Comitato delle Regioni è composto da rappresentanti politici regionali e locali provenienti dai 27 stati membri, la sua attività ha tuttavia negli anni occupato prevalentemente le questioni di sviluppo locale, della legislazione, anche tecnica, europea, sulla scia delle grandi priorità dell’Unione, di recente dal Green deal alla transizione digitale allo sviluppo e coesione.
In questa sessione d’autunno è invece apparsa con maggior forza la politica. Da un lato, infatti, si è parlato di allargamento, cogliendo il ventesimo anniversario dal 2004, quando entrarono nell’Unione dieci nuovi Paesi, e dall’altro si è svolto un dibattito sullo stato attuale dele Regioni e delle città, sulla scorta del rapporto annuale della Commissione europea sulle condizioni di sviluppo e vita nei territori, e quindi dei divari e dei fattori di debolezza o di crescita.
Queste due parti sono state svolte con una netta presenza dell’Ucraina, per esempio con il sindaco di Kyiv, Vitali Klitschko (in video conferenza) e di Orshytsia, Olena Sydorenko e nonché della presidente del consiglio regionale di Kharkiv, Tetiana Yehorova-Lutsenko. Inoltre, c’è stato un dibattito anche sulle priorità della presidenza ungherese dell’Unione, con Barna Pál Zsigmond, viceministro per l’Europa.
I grandi temi dell’attualità politica europea si sono affacciati con evidenza. Negli stessi giorni al parlamento europeo, l’intervento del primo ministro ungherese, Victor Orban si è svolto in un’aula largamente critica e battagliera, sull’aggressione all’Ucraina e sulla corruzione e compressione della democrazia in Ungheria. Al Comitato delle Regioni, il dibattito è stato invece più calmo e compassato.
Luciano Caveri membro effettivo
Luciano Caveri, assessore agli affari europei della Regione valle d’Aosta, si aggiunge ai membri permanenti del Comitato delle Regioni, dopo un lungo periodo di discussioni. I criteri di composizione delle delegazioni nazionali, lasciate agli Stati membri, con gli anni hanno ridotto il valore delle rappresentanze politiche, che a volte sono concentrate nei medesimi territori, e hanno dato un minor ruolo delle Regioni.
Caveri si aggiunge, per il territorio delle nostre Alpi, a Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, a Roberto Pella, sindaco di Valdengo, in provincia di Biella, a Michela Leoni, consigliere nella provincia di Novara, a Magali Altounian, consigliera della Regione Sud Provence Alpes-Côte d’Azur.
Per Corsica e Sardegna vi sono la presidente del governo sardo, Alessandra Todde e Marie-Antoinette Maupertuis, presidente dell’Assemblea di Corsica, mentre Gilles Simeoni, presidente del governo dell’isola figura tra i membri supplenti.
La settimana delle Regioni e delle Città
La sessione autunnale del Comitato delle Regioni si è svolta in coincidenza con la Settimana delle Regioni e delle città, che si è tenuta dal 7 al 10 ottobre. Nato nel 2003, l’evento riunisce a Bruxelles per quattro giorni circa 10 mila persone, tra esperti, funzionari ed esponenti politici. Si svolgono incontri, seminari e presentazioni che riguardano progetti, pratiche di successo, sfide di attualità, dagli effetti del cambiamento climatico sulla costa o in montagna alle trasformazioni sociali e demografiche, ai temi della democrazia e della partecipazione dei cittadini. Tre sessioni, per esempio, sono state organizzate sulle soluzioni ai problemi transfrontalieri (B-Solutions), mentre si è svolta la riunione annuale della Covenant of Majors, che riunisce 12 mila sindaci europei su progetti collegati ai temi dell’energia e del cambiamento climatico.
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