Con il sistema “Move-In” (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti), in Piemonte anche i veicoli più vetusti e dunque inquinanti circolano fino a un numero massimo di chilometri. Attiva sin dal 30 luglio del 2021 e quest’anno rinnovata almeno sino al 30 settembre 2025, l’iniziativa si applica a 31 comuni del circondario di Torino e a 37 comuni di collina e pianura.
Rispetto all’incentivo per il rinnovo del parco mezzi di utenti restii all’acquisto, la Regione Piemonte ha adottato una misura che ne permette il mantenimento limitandone però le emissioni complessive, riducendo il loro impiego. Lo strumento è proposto in forma sperimentale dalla Regione Lombardia, poi adottato anche in Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
“Move-In”
I veicoli inquinanti che aderiscono a “Move-In” in Piemonte come altrove possiedono un tetto massimo di chilometri che possono percorrere annualmente, con l’esclusione dei periodi in cui vigono le misure per la qualità dell’aria. Inoltre, nel caso il conducente adotti uno stile di guida giudicato virtuoso che limiti il consumo di carburante, potrà beneficiare di una aggiunta di chilometri bonus alla soglia.
Coloro che scelgono di sperimentare il servizio hanno installata a bordo del proprio mezzo una scatola nera (black-box) che calcola i chilometri percorsi su tutti i tipi di strade, tutti i giorni dell’anno, ventiquattro ore su ventiquattro. Queste vengono installate e gestite per il tramite dei cosiddetti, Telematics Service Providers (TPS), operatori selezionati e abilitati dalle Regioni di competenza.
Tali informazioni vengono rilevate attraverso il collegamento satellitare a una infrastruttura tecnologica dedicata e abilitata a gestire gli stop alla circolazione dei mezzi. Una volta raggiunto il tetto massimo di percorrenza, abilitato su tutte le tipologie di strada dei 68 comuni coinvolti nel progetto, non è più possibile spostarsi all’interno di tali aree sino al termine dell’anno.
Quali veicoli inquinanti possono circolare in Piemonte?
“Move-In” coinvolge veicoli Euro 0 ed Euro 1 a benzina nonché Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 a diesel (1.000 chilometri all’anno per le auto, 2.000 chilometri all’anno per mezzi con peso al di sotto di 3,5 tonnellate). Previste limitazioni anche per i veicoli Euro 2 a benzina (rispettivamente 2.000 e 3.000 chilometri all’anno) così come per i veicoli Euro 3 (4.000 chilometri l’anno) ed Euro 4 a diesel (rispettivamente 7.000 e 8.000 chilometri l’anno).
Sono prese in considerazione anche le alimentazioni Euro 0 o Euro 1 a GPL e metano (1.000 chilometri all’anno per le auto, 2.000 chilometri all’anno per mezzi con peso al di sotto di 3,5 tonnellate) e i motocicli Euro 0 ed Euro 1 a benzina (1.000 chilometri l’anno).
Quanto ai veicoli pesanti, Euro 0 a benzina nonché Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 a diesel hanno una soglia fissata a 2.000 chilometri all’anno, mentre Euro 3 ed Euro 4 a diesel hanno rispettivamente a 6.000 e a 10.000 chilometri all’anno.
I costi del servizio dipendono dal service provider di rete, e al massimo sono di 50 euro per il primo anno (che comprendono l’apparato installato) e 20 euro per gli anni successivi.
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