La Fondazione Gianadda di Martigny si avventura a esplorare il percorso creativo e l’innovazione nella ritrattistica di uno dei giganti del Novecento, Francis Bacon, grazie all’esposizione “Presenza umana”. Non a caso sottotitolata “Un viaggio nell’intensità del ritratto”, essa si arricchisce di opere della National Portrait Gallery di Londra visibili tra venerdì 14 febbraio e domenica 8 giugno prossima.
Francis Bacon alla Fondazione Gianadda
Il percorso espositivo che la Fondazione Gianadda dedica a Francis Bacon è organizzato in maniera tematica e cronologica e va a raccogliere circa trenta opere e numerose fotografieprovenienti da collezioni europee e internazionali. I visitatori possono così immergersi nell’universo artistico del pittore, andando a scoprire il suo intenso rapporto con la ritrattistica e la sua capacità di trasformare il soggetto in espressione profonda ed emotiva.
Il punto di partenza è rappresentato dai primi dipinti datati Anni Quaranta e caratterizzati da figure maschili anonime, spesse volte raffigurate in modo drammatico. L’allestimento testimonia l’evoluzione di Bacon da figure che urlano la sofferenza del dopoguerra a controparti più personali e introspettive nate dal dolore della perdita, finendo su di un dipinto incompiuto ritrovato sul cavalletto del suo studio.


L’ispirazione di Bacon
“Francis Bacon: presenza umana”, curata dalla co-responsabile del dipartimento della conservazione della NPG di Londra Rosie Broadley, è dunque visitabile presso la Fondation Gianadda di Martigny tutti i giorni dalle 10 alle 18. Il prezzo del biglietto è di 20,00 euro o franchi svizzeri per gli adulti, 18,00 euro o franchi svizzeri per gli over 60, 12,00 euro o franchi svizzeri per i bambini dai 10 anni e gli studenti sino a 25 anni.
In sostanza, l’itinerario dell’esposizione si articola in cinque sezioni: “La forma dei ritratti”, “Oltre la forma”, “Autoritratti”, “Amici e amanti” e “Dipinti ispirati ai Maestri”, questi ultimi comprendenti per esempio William Blake e Rembrandt. Tra le fonti di ispirazione dell’artista si trovano anche Vélasquez e Van Gogh, che curiosamente egli imita pur non avendone mai visto le opere originali bensì soltanto le su libri e giornali.
Chi è Francis Bacon
Francis Bacon (1909-1992) era un pittore irlandese noto per le sue immagini crude e inquietanti, incentrate sulla forma umana nella sua resa macabra o geometrica. La serie delle sue opere, che conta circa 590 dipinti esistenti oltre a molti altri distrutti, si evolve attraverso fasi ben distinte: dai primi lavori di soffrenza ai “papi urlanti” degli Anni Cinquanta sino a autoritratti e ritratti di amici e amanti realizzati in forma di pannelli, dittici o trittici.
L’artista, che inizia a dipingere soltanto dopo il compimento dei trenta anni, rifiuta le convenzioni della ritrattistica, privilegiando un approccio innovativo che mescola l’uso diretto di modelli dal vivo associato a fotografie e memoria. La sua vita intensa e la sua capacità di reinventarsi hanno fatto di lui uno dei protagonisti dell’arte contemporanea, la cui reputazione di artista della brutalità della condizione umana è cresciuta costantemente anche dopo la morte.
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