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    Home » Articoli » L’Autostrada ferroviaria alpina italo-svizzera chiude a dicembre 2025
    Trasporti

    L’Autostrada ferroviaria alpina italo-svizzera chiude a dicembre 2025

    Enrico MartialEnrico Martial6 Maggio 2025
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    Autostrada ferroviaria, Ferroutage, Rolling Highways (RoLa) auLoetschberg (c) Public Domain David Gubler Wikimedia Commons
    Autostrada ferroviaria, Ferroutage, Rolling Highways (RoLa) auLoetschberg (c) Public Domain David Gubler Wikimedia Commons

    Il servizio Rolling Highway (RoLa), o di Autostrada ferroviaria, che dal 2001 consente il trasporto ferroviario di camion lungo l’asse nord-sud tra Freiburg in Breisgau, in Germania, e Novara, in Italia, sarà interrotto a dicembre 2025.

    Lo ha annunciato RAlpin AG, la società con sede a Olten, nel Cantone di Soletta (Solothurn) che gestisce il servizio, spiegando che l’anticipo di tre anni rispetto alla scadenza originaria è dovuto a ragione finanziarie, per le perdite dovute a interruzioni temporanee delle linee, in particolare in Germania.

    L’annuncio ha un effetto anche sull’Autostrada Ferroviaria Alpina che collega sulla linea ferroviaria storica del Fréjus Aiton, in Savoia e Orbassano, nei pressi di Torino.

    Il suo servizio è interrotto il 27 agosto 2023 con la frana in Maurienne. Tuttavia, anche con la ripresa delle circolazione del 31 marzo scorso non è stato riattivato, per i pagamenti pubblici non arrivati e per ragioni finanziarie.

    L’elemento economico è un fattore critico

    L’elemento economico è dunque un fattore critico per il trasporto merci combinato accompagnato.

    Tuttavia, restano a favore del servizio italo-francese altri vantaggi rispetto allo scenario italo-svizzero. Rimane importante la riduzione del numero dei mezzi pesanti (e in qualche caso con carico pericoloso) sotto il tunnel stradale del Fréjus, la disponibilità di una linea di backup per il trasporto merci italo-francese, la riduzione degli impatti ambientali.

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    Tratto dal rapporto Transports de marchandises à travers les Alpes, 2022 (c) Département de la Savoie et AGATE, sources de la carte: DG MOVE / OFT, SIGMAPLAN

    Soprattutto, a differenza dell’Iniziativa delle Alpi in Svizzera, AlpTransit, il servizio italo-francese deve attendere il completamento della Lione-Torino prima di mettere i container sui vagoni, e quindi di dare vita a un corrispondente trasporto di merci combinato non accompagnato.

    Un servizio di transizione durato vent’anni

    La Rolling Highway, anche nota come trasporto accompagnato combinato (e sulla frontiera italo-francese Autostrada ferroviaria alpina – AFA) consente il carico di camion interi su treni a pianale ribassato. Gli autisti nel servizio svizzero viaggiano a bordo, ospitati in vagoni letto.

    Nato come misura provvisoria nell’ambito del potenziamento dei collegamenti ferroviari transalpini di AlpTransit, il servizio è stato gestito da RAlpin. Si tratta di una joint venture tra BLS AG (ferrovie di Berna, con al loro interno la BLS Cargo), Hupac SA (leader svizzero del trasporto combinato) e SBB AG (le ferrovie svizzere). Negli anni, ha permesso di trasferire fino a 80.000 camion all’anno dalla strada alla ferrovia, contribuendo alla transizione modale e alla riduzione degli impatti.

    Tuttavia, il progetto era destinato a concludersi con il completamento di AlpTransit (NLFA), con il suo il trasporto non accompagnato di container e semirimorchi.

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    Il percorso della ROLA svizzera (c) RAlpin

    Limitazioni operative e sostenibilità economica

    Secondo il comunicato stampa di RAlpin, nonostante la domanda da parte dei clienti sia rimasta elevata – con oltre 72.000 camion trasportati nel 2024 e un coefficiente medio di occupazione dell’80% – il servizio RoLa ha subito un numero crescente di cancellazioni.

    Nel 2024, circa il 10% dei treni è stato soppresso. La ragione risiede nei cantieri pianificati o improvvisi e di altre interruzioni sulla rete ferroviaria, soprattutto in Germania.

    Il bilancio dell’anno 2024 si è chiuso con una perdita di 2,2 milioni di franchi svizzeri.

    Nei primi tre mesi del 2025, i treni operativi sono stati 794 contro i 1.018 dello stesso periodo del 2024, con una riduzione di oltre il 20%. Questa instabilità ha indotto la società a valutare i rischi finanziari e la difficoltà di pianificazione a lungo termine. La redditività del servizio è dunque parsa compromessa sul medio termine, malgrado la domanda e il supporto finanziario del governo svizzero.

    Una chiusura ordinata

    La chiusura avverrà a dicembre 2025, in corrispondenza con il cambio orario ferroviario. I tre azionisti, BLS, Hupac e SBB, garantiranno il finanziamento fino a quel momento per permettere una cessazione ordinata del servizio. Il governo, da parte sua, aumenterà il contributo medio per camion trasportato fino alla fine delle attività. Le 16 persone che lavorano in azienda saranno ricollocate o sostenute verso soluzioni occupazionali alternative. La fine del servizio RoLa comporterà inizialmente il ritorno su strada di parte delle merci.

    Nel frattempo, i mezzi verranno adattati per il trasporto combinato non accompagnato, basato su semirimorchi movimentabili con gru.

    Il futuro del traffico merci transalpino si sposterà dunque verso il trasporto combinato non accompagnato (rispetto a quello accompagnato). Tra l’altro, stanno emergendo anche innovazioni nella movimentazione.

    Comunque, secondo RAlpin, il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia resta strategico per la Svizzera, che negli ultimi 25 anni vi ha investito importanti risorse e con risultati evidenti.

    LEGGI ANCHE: Autostrada ferroviaria alpina: Fréjus riaperto, ma niente Tir sui treni

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    Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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