Presso gli spazi dell’ex Deposito Franco Salso della Marina di Porto Maurizio si è svolta, lo scorso mercoledì 15 ottobre, l’assemblea pubblica di Confindustria Imperia. Dedicata quest’anno alla tematica “Oltre i confini – Lo sviluppo economico della Provincia di Imperia, tra Piemonte, Francia e Principato di Monaco”, essa ha riunito esponenti delle istituzioni e del mondo economico dei quattro Paesi.
Suo scopo ultimo è stato quello di sondare le possibilità di una collaborazione più stabile tra i territori del Ponente ligure, del Basso Piemonte, della Costa Azzurra e del Principato di Monaco.
Imperia come punto di connessione territoriale
Nel suo intervento introduttivo, Luciano Tesorini, presidente di Confindustria Imperia, ha sottolineato la posizione della Provincia come area di passaggio tra diverse realtà economiche e culturali. A suo avviso, la sfida principale posta in essere dal futuro consiste nel creare una rete territoriale capace di agevolare gli scambi, coordinare le politiche di sviluppo e ridurre le differenze normative tra i Paesi confinanti.
Tra le priorità indicate figurano il miglioramento delle infrastrutture, il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e la costruzione di strumenti comuni per la promozione del territorio. Egli ha inoltre richiamato l’esigenza di valorizzare le competenze locali e di offrire alle nuove generazioni maggiori opportunità professionali nel proprio contesto di origine.
L’assemblea di Confindustria Imperia
L’apertura dell’assemblea è stata affidata ai saluti del presidente della Provincia e sindaco di Imperia, Claudio Scajola, che ha rammentato l’avvio dell’Alleanza Transfrontaliera delle Alpi del Sud. Nata a Imperia e formalizzata a Nizza nell’ambito del Trattato del Quirinale, essa mira a favorire la cooperazione tra le Province di Imperia e Cuneo nonché l’area metropolitana di Nizza.
Oltre al senatore italiano Gianni Berrino e al presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria, Enrico Lupi, parte della sessione di lancio è stata affidata al presidente della Regione Liguria, Marco Bucci. Anche egli ha evidenziato l’importanza di migliorare la qualità dei servizi e delle infrastrutture per rendere più attrattiva la regione, ribadendo il ruolo delle istituzioni locali nel coordinare le politiche di sviluppo.
Infrastrutture e collegamenti
A prosecuzione dell’assemblea di Confindustria Imperia, l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Scajola, ha fatto il punto circa interventi infrastrutturali a oggi in corso in Liguria. Tra questi, l’adeguamento elettrico dei binari della stazione di Ventimiglia, finanziato per 9,5 milioni di euro, e il completamento del quadruplicamento ferroviario nel nodo di Genova, che dovrebbe ridurre i tempi di percorrenza verso il Ponente.
Da parte piemontese, Giuliana Cirio, direttrice di Confindustria Cuneo, ha osservato che i collegamenti tra le due province restano insufficienti, pur in presenza di una naturale complementarità economica. Poiché il Cuneese rappresenta una base logistica e produttiva per il Ponente, mentre il porto ligure risulta uno sbocco essenziale per l’export piemontese, ella ha auspicato che le intese transfrontaliere possano tradursi in progetti concreti oltre il solo piano formale.
Il direttore della Camera di Commercio Italiana di Nizza, Sophia Antipolis e Costa Azzurra, Agostino Pesce, ha illustrato alcune delle iniziative avviate nel territorio francese. Tra di esse l’ampliamento dell’aeroporto di Nizza e la creazione di una nuova stazione ferroviaria integrata con lo scalo, oltre alle opportunità legate al polo tecnologico di Sophia Antipolis nei settori della logistica, del turismo e dell’innovazione.
Una tavola rotonda sulla cooperazione transfrontaliera
La parte centrale dell’assemblea di Confindustria Imperia ha coinciso con una tavola rotonda moderata dalla giornalista Mariangela Pira, cui hanno preso parte gli stessi Tesorini, Scajola, Cirio e Pesce ma anche Barbara Amerio (UE Trade Champion Network) e Justin Highman(Monaco Economic Board).
Nel dibattito sono emersi diversi punti di confronto quali innovazione digitale, formazione professionale, mobilità dei lavoratori e integrazione linguistica tra Italia e Francia. Tra i punti di maggiore evidenziazione spiccano la necessità di investire nella formazione transfrontalierae nella sostenibilità ambientale nonché l’interesse monegasco per i settori della nautica e dell’agroalimentare, ancora poco valorizzati nelle relazioni economiche tra i territori.
In generale, dai lavori assembleari sono emerse tanto la volontà di proseguire lungo la strada della cooperazione quanto la consapevolezza delle criticità ancora presenti a suo ostacolo. Ne sono validi esempi la lentezza dei progetti infrastrutturali in corso o in programma, la frammentazione amministrativa e le difficoltà di coordinamento tra le istituzioni dei Paesi coinvolti.
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