La città di Grenoble è stata proclamata Capitale europea dell’innovazione 2026 giovedì 4 dicembre a Torino, nel corso del Summit europeo delle città innovative.
Il premio, assegnato dalla Commissione europea, porta con sé una dotazione di un milione di euro, e s’inserisce nel programma Horizon Europe, che promuove la crescita sostenibile e l’innovazione nei territori europei.
Il riconoscimento, noto come iCapital, è stato conferito a Grenoble Alpes Métropole per il sua “approccio innovativo allo sviluppo urbano sostenibile”, che combina energie rinnovabili, infrastrutture intelligenti e innovazione partecipativa per affrontare le sfide ambientali e sociali.
A contendersi il titolo erano anche Rotterdam (Paesi Bassi) e Liverpool (Regno Unito), ma la città dell’Isère ha prevalso per un ecosistema locale con prossimità tra cittadini, università, piccole e medie imprese, grandi gruppi industriali, ricerca scientifica e movimenti civici.
La città danese di Aalborg ha ricevuto invece il premio come città emergente dell’innovazione, per un valore di 500.000 euro.
Un riconoscimento per Grenoble che rafforza una visione locale
Per Christophe Ferrari, presidente di Grenoble Alpes Métropole (che riunisce 49 Comuni), la vittoria deve servire da stimolo per il futuro. Grenoble non è nuova ai riconoscimenti europei: nel 2022 era già stata nominata Capitale verde europea.
Secondo Ferrari, l’innovazione non si riduce alla sola French Tech – che è relativamente ben sviluppata a Grenoble – ma comprende politiche abitative, mobilità sostenibile, tutela del paesaggio e rapporto con la montagna.
Grenoble ha adottato un bilancio climatico che valuta l’impatto ambientale di ogni misura finanziata, ha favorito iniziative come la Convention citoyenne pour le climat e programmi di sostegno alla ricerca applicata, tra cui Nano 2026, un progetto europeo nel campo della microelettronica, con un investimento complessivo di 3,8 milioni di euro in quattro anni.
Nel bilancio 2024, Grenoble Alpes Métropole ha destinato circa 1,6 milioni di euro al programma “Ricerca, innovazione e insegnamento superiore”.
Ulteriori 100.000 euro sono stati assegnati a cluster, filiere e incubatori. L’Università Grenoble Alpes ha registrato il maggior numero di brevetti tra le università europee nel 2024, con 3.348 domande depositate tra il 2000 e il 2020.

Torino, la città ospitante, esempio di trasformazione urbana
L’annuncio della nuova Capitale dell’innovazione è avvenuto a Torino, che ha detenuto il titolo per il biennio 2024-2025. La città era stata premiata per il suo modello di trasformazione urbana fondato su sostenibilità, inclusività e collaborazione. Tra i progetti di Torino ci sono Torino City Lab, la Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE Next) e le iniziative del turismo smart.
Durante l’evento torinese, sono state organizzate quattro visite tematiche che hanno mostrato i percorsi d’innovazione della città: dalla riconversione post-industriale e decarbonizzazione di Parco Dora ed Environment Park alla mobilità intelligente tra navette autonome e la Pista del Lingotto; dall’ecosistema startup legato al Politecnico di Torino, OGR Tech e l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo fino ai progetti di innovazione sociale tra SocialFare e la Casa del Quartiere di San Salvario.
Nelle edizioni passate il titolo di Capitale europea dell’innovazione è stato assegnato a città come Barcellona nel 2014, Amsterdam nel 2016, Parigi nel 2017, Atene nel 2018, Lovanio nel 2020, Dortmund nel 2021 e Lisbona nel 2023.
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