Questo fine settimana si è svolta la famosa Sainté-Lyon, un’iconica gara di trail urbano che collega le città di Saint-Etienne (abbreviata in “Sainté”, Loira) e Lione (Rodano) in Francia.
Una corsa simbolica tra due città così vicine (50 chilometri) ma anche al centro di una certa rivalità. Due città fiore all’occhiello dell’industria tessile, una delle quali, Lione, si è imborghesita e ha superato la Saint-Etienne di natura invece operaia. Una frattura che si è cristallizzata nel calcio tra l’AS Saint-Etienne e l’Olympique Lyonnais.
La Sainté-Lyon
Creata nel 1952, la Sainté-Lyon è uno dei più antichi eventi sportivi del suo genere in Europa. Inizialmente luogo di incontro per escursionisti in cerca di condizioni estreme, è diventata una competizione solo nel 1971.
La particolarità è che si svolge prevalentemente di notte, sempre in inverno, il primo fine settimana di dicembre, sia su sentieri che su asfalto.
La distanza si è evoluta nel corso degli anni. Inizialmente fissato a circa sessanta chilometri, il percorso si è progressivamente allungato fino a superare gli 80 chilometri nel 2018.
Un’altra evoluzione è che all’inizio l’itinerario era prevalentemente asfaltato. I sentieri sono diventati gradualmente più importanti e, con la mania del trail-running, le strade sterrate hanno assunto una percentuale maggiore (60%) rispetto alle strade asfaltate a partire dal 2016.
Notte e neve
Anche la notte e la neve sono simboli della Sainté-Etienne.
La linea di partenza è fissata a mezzanotte da Saint-Etienne e i corridori partono in una fila ininterrotta di lampade frontali per affrontare i morsi del freddo. Molte edizioni della corsa hanno incontrato neve e ghiaccio sui monti circostanti Lione, accrescendo il mito di questa storica gara.
Quest’anno, le condizioni meteorologiche non sembravano troppo estreme, con temperature positive e assenza di neve.
Da qualche anno, la Sainté-Lyon offre anche altri formati di gara per variare il piacere dei partecipanti: la Lyon-Sainté-Lyon (andata e ritorno per un totale di 164 chilometri), la Saintéxpress (45 chilometri), la Saintésprint (25 chilometri), la Saintétic (12 chilometri) e la possibilità di completare gli 82 chilometri in staffette di due, tre o quattro persone.
I risultati della Sainté-Lyon 2024
È stato il francese Thomas Cardin, campione uscente dell’evento e già vincitore nel 2021, a conquistare nuovamente la vittoria alla Halle Tony Garnier di Lione in poco meno di 6 ore (5h52’21”).
Al termine degli 82 chilometri di questa 70ª edizione, è stato seguito sul podio dall’americano Ben Dhiman, che vive in Francia, e dal polacco Andrzej Witek.
Baptiste Chassagne, secondo all’UTMB di agosto, è originario di Saint-Etienne e vive a Lione. In questa gara, destinata a essere molto speciale per lui, purtroppo quest’anno non è riuscito a fare meglio del 15° posto.
Marie Goncalves di Lione ha conquistato il primo posto nella gara femminile in 7h03’27”, seguita da Adeline Martin di Roanne (Loira) e dall’inglese Eleanor Davis.
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