La mostra “Le Mont-Cenis avant le barrage” (“Il Moncenisio prima della diga”, in programma a Val-Cenis fino al 19 aprile 2025, ripercorre la vita della valle prima delle trasformazioni imposte dall’idroelettrico. Aperta dal 21 dicembre 2024, è visitabile presso l’espace public multimédia di Lanslebourg-Mont-Cenis, nel comune di Val Cenis.
Attraverso testimonianze personali e archivi visivi, l’esposizione evidenzia l’impatto ambientale, sociale e culturale della costruzione della diga. Oltre a esplorare la ricca storia del Colle del Moncenisio, invita i visitatori ad approfondire il crocevia strategico dei principali sviluppi della Haute Maurienne Vanoise.
Attraverso le parole degli abitanti del luogo, le fotografie d’archivio e gli oggetti di uso quotidiano, viene offerta una visione intima di un’epoca passata non così lontana. È possibile visitarla tutto il giorno (dalle 10 alle 12 e dalle 16:30 alle 19:30) soltanto il martedì e il sabato, mentre lunedì, mercoledì e giovedì l’orario è dalle 16:30 alle 19:30 e il sabato dalle 17 alle 19.
Il Moncenisio e l’idroelettrico
La diga del Moncenisio in questione è un’imponente struttura alta 120 metri che contiene 320 milioni di metri cubi d’acqua. È stata costruita negli Anni Sessanta e ha avuto un profondo impatto sulla valle, sia dal punto di vista tecnico che ambientale.
Si situa sul Lago del Moncenisio, un lago artificiale situato nei pressi del Colle del Moncenisio al confine tra Savoia e Piemonte, e si trova nel territorio di Lanslebourg-Mont-Cenis.
Infatti, all’inaugurazione nel 1970, gli allora ministri dell’Industria François-Xavier Ortoli e Silvio Gava vennero ad assistere all’avvio dei primi due impianti che compongono la centrale franco-italiana.
Oggi la diga appartiene al Groupe d’exploitation hydraulique de la Vallée de la Maurienne e, con una capacità di 315 milioni di metri cubi, genera una produzione annua pari a 27 volte il consumo di una città come Chambéry.
Tradizione e modernità
Quando si guarda alla diga del Moncenisio, non si può ignorare il rischio di sommersione dei villaggi, con le abitazioni tradizionali collocate al di sotto dell’invaso. Inoltre, l’infrastruttura ha dovuto essere sviluppata deviando i corsi d’acqua e costruendo a valle della stessa, creando così aree ad alto rischio.
Ancora, la nuova dinamica economica basata sullo sviluppo dell’energia idroelettrica sta riposizionando la valle. Ciò solleva interrogativi sull’equilibrio tra modernità e conservazione del patrimonio, inducendo a riflettere sull’impatto dei grandi sviluppi sulle comunità locali.
Il Colle del Moncenisio
Ubicato a 2.083 metri di altitudine tra Valle di Susa (Piemonte) e Valle della Maurienne (Savoia), il Colle del Moncenisio è un luogo strategico e simbolico che separa le Alpi Cozie dalle Alpi Graie. Fin dall’antichità, è servito da passaggio tra Francia e Italia, svolgendo un ruolo cruciale negli scambi economici, militari e culturali.
Il passo è per secoli un crocevia culturale per viaggiatori, mercanti ed eserciti ed è utilizzato da Napoleone Bonaparte durante le sue campagne.
L’antico lago, un tempo al centro della valle, è trasformato dalla costruzione della diga, alterando in modo irreversibile il paesaggio. La realizzazione di questa infrastruttura idroelettrica ha reso questo luogo importante per l’approvvigionamento energetico della Haute Maurienne Vanoise. Tuttavia, questi cambiamenti hanno anche sollevato sfide ecologiche e patrimoniali, ricordando l’importanza di preservare le memorie locali in un contesto di sviluppo tecnico.
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