Si è tenuta ieri, 10 gennaio, a Imperia, la seconda riunione di AlcoTraité, un progetto Interreg Italia-Francia dedicato al superamento degli ostacoli normativi e istituzionali alla cooperazione transfrontaliera.
Si è trattato di un confronto con i territori, in particolare del “bacino di vita” delle Alpi italo-francesi del sud. Vi hanno preso parte, tra l’altro, il presidente della provincia di Imperia e sindaco della città, Claudio Scajola, che ha ricordato che vi sono “7.000 liguri che ogni giorno passano il confine per andare a lavorare a Monaco e in Francia”, in riferimento ai temi della mobilità. Al riguardo sono emerse varie proposte, come un biglietto unico per il trasporto transfrontaliero e l’estensione della ciclovia ligure verso Mentone. Bernard Asso, vicepresidente del Consiglio dipartimentale Alpi Marittime si è soffermato sull’importanza della diffusione del bilinguismo, che è un tema che ricorre anche nel Trattato del Quirinale e su sui è già attivo il programma di diploma ESABAC nelle scuole superiori di Francia e Italia.
Come capofila del progetto ha partecipato l’assessore regionale della Liguria Marco Scajola, insieme a tecnici e vari rappresentanti politici, tra cui Laurence Boetti-Forestier, consigliere della Regione Sud, Laurence Navalesi, consigliere delegata per la Metropoli di Nizza e Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda e vicepresidente della Communauté de la Riviéra française (CARF). Laura Reynaud, sottoprefetto per Nice-Montagne, Alessandro Alessandri, presidente del Parco delle Alpi liguri e alcuni rappresentanti della Provincia di cuneo hanno parimenti contribuito agli scambi. L’incontro è stato animato dalla MOT, Mission opérationnelle transfrontalière, con la presenza del direttore, Jean Peyrony.
I contenuti del progetto Interreg AlcoTraité
Il progetto Alcotraité esplora tre materie principali.
Nel settore della salute, esamina la cooperazione sanitaria transfrontaliera, per esempio riguardo alla complementarietà dei servizi e degli ospedali, oppure ai vincoli giuridici in materia di mobilità dei pazienti, come nell’uso della autoambulanze sui due lati della frontiera.
Sulla mobilità, si interessa ai temi della cooperazione ferroviaria e di altri trasporti pubblici transfrontalieri. In questo ambito vi sono dossier importanti per l’area di vita degli abitanti frontalieri: la gestione e la manutenzione della ferrovia e dei treni Cuneo-Tenda-Ventimiglia in Valle Roya (su cui è in corso una protesta dei pendolari), la connettività ferroviaria sulla costa, l’uso delle infrastrutture per i frontalieri (anche ai trafori), le chiusure di alcuni valichi, dal tunnel di Tenda alla ferrovia del Fréjus, al traforo del Monte Bianco.
Infine, il progetto si focalizza sugli aspetti della continuità ecologica, che devono ancora emergere negli incontri, ma a cui fa riferimento, per esempio, il parallelo progetto Biodivers’Alp.
Far dialogare i programmi Interreg
Il progetto considera che programmi Interreg, che sono una grande risorsa economica, “spesso non si parlano tra di loro e che all’interno delle amministrazioni il personale delle strutture non sempre segue tutte le dinamiche”. Secondo la presentazione del 31 ottobre scorso, Alcotraité ha invece “l’ambizione di far incontrare e dialogare i tecnici italiani e francesi” che si occupano di programmi Interreg, di EUSALP, dell’Euroregione ALPMED e del Trattato del Quirinale, “in un’ottica di condivisione e di complementarietà”.
I partner
Il primo incontro del progetto Alcotraité ha avuto luogo il 31 ottobre 2023, a Torino, nello stesso giorno della riunione del Comitato Frontaliero previsto dal Trattato del Quirinale.
Al progetto partecipano la Regione Liguria, come coordinatore, le Regioni Piemonte, Valle d’Aosta, Provence-Alpes-Côte d’Azur, Auvergne-Rhône-Alpes insieme alla Mission opérationnelle transfrontalière (Mot). Il progetto ha una durata di 24 mesi, da ottobre 2023 a fine settembre 2025 e dispone di un budget di 500 mila euro.