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    Home » Articoli » Crescono in fretta le Comunità energetiche nel Canavese e a Ivrea
    Ambiente e territorio

    Crescono in fretta le Comunità energetiche nel Canavese e a Ivrea

    Enrico MartialEnrico Martial3 Aprile 2025
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    La costituzione delle CER Ivrea 1 e 2 (c) Comune di Ivrea
    La costituzione delle CER Ivrea 1 e 2 (c) Comune di Ivrea

    Le comunità energetiche Canavese Ivrea 1317 e 1319 (dal numero della cabina elettrica primaria a cui si riferiscono) hanno avviato le attività operative nei rispettivi territori. Il progetto è parte di una più ampia strategia locale per la transizione energetica, sostenuta da enti pubblici, cooperative e realtà territoriali.

    Ivrea e il Canavese ospitano oggi una rete in espansione di Comunità energetiche rinnovabili, coordinate da amministrazioni comunali e cooperative locali, e in parte con il supporto della storica cooperativa di consumo AEG. Lo scopo è di rafforzare l’autoproduzione e la condivisione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

    Le comunità energetiche rinnovabili (CER) come quelle di Ivrea e del Canavese sono associazioni tra cittadini, imprese, enti locali e altri soggetti che producono e condividono energia da fonti rinnovabili. Introdotte nei vari Paesi europei con il recepimento della direttiva 2018/2001 (RED II), le CER permettono la condivisione dell’energia attraverso la rete elettrica nazionale tra soggetti situati nello stesso perimetro geografico. Il loro scopo principale è generare benefici ambientali, economici e sociali per la comunità, ponendo questi obiettivi davanti al profitto.

    Le due CER di Ivrea e dintorni: 1317 e 1319

    L’Associazione Comunità Energetiche del Canavese Ivrea ha ricevuto l’approvazione dal Gestore dei Servizi Energetici per accedere al servizio di autoconsumo diffuso. La CER 1317 è attiva nei comuni connessi alla cabina primaria che serve Ivrea e dintorni, tra cui Banchette, Bollengo, Chiaverano, Fiorano Canavese e Montalto Dora. La CER 1319 invece comprende i territori a nord del Canavese, come Andrate, Borgofranco d’Ivrea, Carema, Quassolo, Traversella e Valchiusa. Insieme, le due CER hanno al momento una potenza installata di circa 150 kW.

    Sono guidate dagli enti locali. Per esempio, il Consiglio Direttivo dell’associazione CER 1317 è presieduto dal sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, e include altri rappresentanti dei comuni coinvolti.

    Il ruolo di AEG CER nella transizione energetica

    A sostenere tecnicamente molte delle iniziative locali è AEG CER, società nata il 29 gennaio 2024 dalla cooperativa di consumo AEG, fondata nel 1901. AEG oggi conta 21.000 soci, 8.900 clienti luce e un fatturato annuo di 30 milioni di euro. L’obiettivo dichiarato è sviluppare CER in tutte e otto le cabine primarie della zona Eporediese, che comprende 54 comuni.

    Nel 2024 sono state avviate altre comunità: la CER 1 – Ivrea, già operativa con un impianto da 1 MW installato presso l’azienda Neve, la CER 2 – Ivrea Sud, seguite da Caluso (ottobre 2024) e Strambino (dicembre 2024).

    CERS FERVORES nelle valli Orco e Soana

    Nel dicembre 2022, l’Unione Montana Valli Orco e Soana ha istituito la CERS FERVORES con i comuni di Frassinetto, Ingria, Noasca, Pont Canavese, Ronco Canavese e Valprato Soana. Grazie al bando “Sinergie” della Fondazione Compagnia di San Paolo, la comunità ha poi ricevuto un finanziamento di 4,3 milioni di euro nell’ambito delle Green Communities (finanziato dal NextGenEU -PNRR) destinato a progetti di sviluppo ssostenibile locale, per esempio con impianti fotovoltaici, una piccola rete di teleriscaldamento a Prascorsano e il recupero di edifici e patrimonio storico.

    Con una potenza installata di 272 kW, la CERS FERVORES si estende su cinque aree di cabina primaria: Rivara, Forno Canavese, Locana, Castellamonte e Cuorgnè. Le attività sono state supportate da una consulenza del Politecnico di Torino.

    Le altre comunità e il ruolo di Regione Piemonte e Compagnia di San Paolo

    Anche il Comune di Vidracco ha costituito una sua CER, con 32 kW di potenza installata. Il progetto, sostenuto dai fondi PNRR dedicati ai comuni sotto i 5.000 abitanti, è stato sviluppato autonomamente dal Comune dopo un iniziale confronto con altri enti della Valchiusella.

    Nel Canavese sono inoltre attive o in progetto le CER di Ozegna, San Giusto Canavese, Ciconio e Lusigliè (Comunità Energetica Canavesana), oltre a quelle di Candia Canavese, Foglizzo e diverse realtà civiche orientate alla sostenibilità, come “Meno consumi, più energia pulita”, “Insieme per la tutela dell’ambiente” e la CER del Comune di Palazzo Canavese.

    La Regione Piemonte favorisce con vari strumenti lo sviluppo delle comunità dell’energia rinnovabile. Aderisce per esempio al progetto RECROSSES del programma Interreg Francia-Italia Alcotra, in dialogo e servizi in particolare per le zone di montagna, e rurali. Sul versante francese, il partner principale sono le Centrales Villageoises, una rete di centri e comuni che hanno già realizzato numerose CER.

    La Fondazione Compagnia di San Paolo, con l’iniziativa Sinergie e Sinergie II (Sviluppo di comunità energetiche rinnovabili a impatto sociale, il cui ultimo bando si chiuderà a giugno), ha stimolato e sostenuto le fasi di avvio delle CER, favorendo l’unione delle competenze tecniche e giuridiche, i sindaci e le risorse locali, e favorendo la partecipazione di cittadini e operatori. Il PNRR NextGenEU (parallelo a France Relance) dal suo canto ha fornito vari strumenti finanziari, sia con le Green Communities, sia con sostegni economici.

    LEGGI ANCHE: Ivrea, un gioiello UNESCO tra industria, patrimonio e cultura tradizionale

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    Direttore di Nos Alpes, giornalista. Ha collaborato in tempi diversi con varie riviste e giornali, da Il Mulino a Limes, da Formiche a Start Magazine.

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