Come sorta di preludio e avvio della stagione delle danze occitane, il Festival Occit’amo si arricchisce di una parentesi primaverile chiamata Prima D’Òc, in programma quest’anno tra venerdì 2 e domenica 4 maggio a Demonte, in Valle Stura.
Sin dal 2005 e dunque da ben 19 anni, Prima d’Òc costituisce l’avvio del festival tutto dedicato alla cultura e alla lingua occitane denominato Occit’amo, impreziosito da un vasto ventaglio di eventi spalmati su tutto l’anno. Sotto la direzione artistica di Sergio Berardo, esso propone ai suoi frequentatori un itinerario tra tradizione e modernità, prefiggendosi di valorizzare l’identità occitana attraverso musica, danza, letteratura e gastronomia.
Una grande festa dell’occitano a Demonte
Dopo la proiezione del film “Le otto montagne” di Paolo Cognetti in apertura al festival nella serata di venerdì 2 maggio, nel pomeriggio di sabato 3 maggio si svolgeranno su diversi spazi della città seminari di musica e corsi di danze occitane. Chiuderanno la serata una grande cena aperta al pubblico a base di preparazioni tradizionali nonché un concerto del noto gruppo tematico piemontese dei Lou Dalfin.
Lungo l’intera giornata di domenica 4 maggio, poi, resterà visitabile il “Fjuero di Prima D’Òc”, una esposizione a ingresso gratuito a rammentare la cultura materiale delle valli occitane. Dopo aperitivo e pranzo anche essi a tema, nel pomeriggio tutto il paese si animerà di sonorità occitane antiche e moderne prima del gran ballo finale in svolgimento presso l’Anfiteatro.
Due appuntamenti tardivi, poi, si inseriscono nel Cuneo Montagna Festival 2025 nel corso del fine settimana successivo. Nella serata di sabato 10 maggio, il giovane gruppo dei MistralKizz presenterà un repertorio occitano rivisitato in chiave moderna assieme all’ensemble femminile Les Randoulines; seguirà, nel pomeriggio dell’indomani, l’esibizione di Daniela Mandrile, figura di riferimento per la danza occitana e popolare a unire generazioni differenti e a tratti lontane di ballerini.
Occit’amo, il festival dell’occitano in Piemonte
Prima D’Òc rappresenta, come accennato, soltanto il preludio primaverile del più ampio festival Occit’amo, a sua volta articolato in una vasta serie di appuntamenti a cadenza stagionale.
Tra sabato 21 e lunedì 23 giugno, difatti, l’iniziativa proseguirà con la parentesi del Sant Juan, il solstizio nelle Terre del Monviso che darà avvio all’estate. E proprio nei mesi più caldi, lungo date ancora da stabilire ma comprese tra il mese di luglio e il mese di agosto, avrà luogo il vero e proprio festival della lingua e della cultura occitane in Piemonte.
A chiudere l’anno sarà ancora, dopo la rassegna musicale autunnale Suoni nelle Terre del Monviso 2025, la cosiddetta Uvenada, in calendario tra mercoledì 29 ottobre e domenica 2 novembre. Essa si configura quale grande incontro per salutano la stagione di danze e feste in attesa dell’inverno e del finale concerto del Novè occitan di mercoledì 24 dicembre.
L’occitano tra festival e lingua
Occit’amo coinvolge alcune delle realtà amministrative principali del Piemonte, tra le quali le Unioni Montane delle Valli Stura, Grana, Maira, Varaita, Po e Infernotto, i Comuni della pianura saluzzese e il Parco del Monviso. Inoltre, esso si spinge oltre i confini italiani per approdare nelle Hautes-Alpes e beneficiare della collaborazione e della partecipazione di artisti e pubblico provenienti da città come Aiguille, Barcelonette, Embrun, Guillestre, Savines-le-Lac e Saint-Sauveur.
La lingua occitana, di origine romanza, è parlata in una vasta area che comprende il sud della Francia, la Val d’Aran in Spagna e alcune valli alpine italiane, ubicate per larga parte in Piemonte. Stando ai dati dell’associazione Espaci Occitan, a oggi le regioni di lingua occitana sono abitate da circa 12 milioni di persone, delle quali circa 2 milioni parlano o capiscono la lingua; sul totale, 7 mila sono ubicati in Spagna, 90 mila in Italia e circa 1,8 milioni in Francia.
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