Il Forum della Rete rurale 2025 il lancio del programma Leader 2023-2027 a Manosque sono due occasioni in Région Sud per parlare di sviluppo e di transizione ambientale e climatico nelle zone rurali. Il 27 maggio l’evento riunisce, con un tono istituzionale e con contenuti politici e di orientamento, soggetti pubblici e privati.
L’agricoltura in Région Sud ha una grande importanza. Sono territori da cui provengono olio di oliva, frutta, vini, formaggi, in cui vi sono pascoli con elementi tradizionali di transumanza, come nel caso dell’Agneau de Sisteron. Il settore ha effetti sull’occupazione e il reddito, e contribuisce alla salvaguardia e manutenzione del territorio.
Il tema ambientale e della transizione climatica è una delle priorità regionali, che si articolano peraltro anche in altri ambiti. Una conferenza sulla riduzione delle plastiche è per esempio prevista il 3 giugno a Marsiglia (sulla scia di una serie di azioni e eventi), mentre si agisce sui trasporti (per esempio avviando l’uso dell’idrogeno nei trasporti pubblici) o sulle zone industriali, come a Fos-sur-Mer.
Il forum si svolge comunque in un contesto nazionale francese segnato dal dibattito parlamentare sulla proposta di legge Duplomb su alcuni procedimenti e vincoli nell’attività agricola. Il clima è acceso, con proteste degli agricoltori, che ne chiedono l’adozione. Pur trattandosi di una legge di semplificazione essa contiene anche il ritorno all’uso dell’acetamiprid, un neonicotinoide che era stato vietato in Francia dal 2018, ma non in tutti i Paesi dell’Unione europea.
Oltre al benvenuto di Camille Galtier, sindaco di Manosque, ci saranno diversi altri rappresentanti comunali e consiglieri regionali, tra cui Magali Altounian, presidente della commissione dell’Assemblea sui temi europei e membro del Comitato europeo delle Regioni.

Le questioni della pianificazione ambientale
Il Forum del Réseau Rural — alla sua quarta edizione — è uno spazio di confronto sulle politiche europee e regionali in materia di sviluppo rurale, anche per accompagnare le comunità locali nella transizione energetica e ambientale, in adattamento alle diversità di ogni zona.
La mattinata è dedicata a due tavole rotonde. La prima affronta il tema dei servizi di prossimità in ambito sanitario, della mobilità, della cultura e della digitalizzazione, con l’intervento di funzionari regionali e sindaci. Su questo tema vi sono varie iniziative, dagli sportelli di France Service ai trasporti. La seconda esplora gli strumenti per accompagnare i territori nella transizione ecologica, con il contributo di esperti del GREC Sud, del CEREMA e della Société du Canal de Provence, per esempio in materia di gestione delle acque.
Secondo i dati già presentati al forum dello scorso anno, l’aumento medio delle temperature nella regione è già di +2,1°C, con punte di +2,3°C in montagna, confermando la necessità di rafforzare l’adattamento locale. I rischi ma anche i fenomeni critici già riscontrati riguardano per esempio la siccità e i fenomeni meteorologici estremi (ondate di calore, grandine, piogge eccessive, gelate fuori stagione).
In seguito, nel pomeriggio si apre il nuovo ciclo del programma europeo Leader 2023-2027, per progetti di sviluppo rurale fondati su resilienza, cooperazione e sostenibilità. Jean-Paul David, consigliere regionale e presidente del Réseau Rural, parlerà del ruolo dei GAL (Gruppi di Azione Locale) nell’attuazione delle strategie. Irène Tolleret, ex eurodeputata e membro di Leader France, presenterà l’evoluzione della politica di coesione europea. Due atelier paralleli svilupperanno la comprensione degli strumenti finanziari del programma e le possibilità di cooperazione territoriale.
L’agricoltura in Provenza e Région Sud
La Région Sud è tra le prime in Francia per valore e diversificazione della produzione agricola: olio d’oliva, vino rosé AOP, frutta, riso di Camargue, fiori, miele di lavanda, formaggi, allevamento. Con 19.200 aziende attive e 39.000 occupati, il settore rappresenta un riferimento economico e culturale anche nel sentire comune.
Presenta una predominanza delle coltivazioni vegetali a cui si dedica il 78 per cento delle aziende (la media francese è del 42 per cento). Il 17 per cento ha un orientamento esclusivamente zootecnico (35 per cento sul piano nazionale). Il 74,5 % delle imprese sono individuali, e il 56% lavora meno di 10 ettari.
Per mobilitare un settore così vario e in parte frammentato, la Regione e i soggetti locali operano intervenendo sulle comunità e favorendo la costruzione delle reti di conoscenza e di scambio. Il cambiamento climatico e l’urbanizzazione impongono d’altra parte interventi per la tutela del suolo e la gestione dell’acqua. Per esempio, i progetti di irrigazione efficiente sono al centro di diverse iniziative – anche in riferimento ai rischi di siccità. Per altro verso, l’agricoltura biologica già oggi copre oltre il 25% della superficie agricola utile (SAU).
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