È da un po’ di anni che si parla di rafforzare il ruolo dell’aeroporto di Nizza nella relazione con l’Italia di prossimità, ma senza grandi risultati. Il contesto è oggi un po’ cambiato, anche in ragione del Trattato del Quirinale e a una maggiore attenzione sulle relazioni economiche di vicinato, del “bacino di vita transfrontaliero”. Nel 2023, l’aeroporto di Nizza ha visto transitare 14,2 milioni di passeggeri e ha collegato 116 destinazioni verso 44 Paesi alcune fino in America del nord e Paesi del Golfo come tappa verso l’Asia. Per confronto, Milano Malpensa ha avuto 26,1 milioni di passeggeri e quello di Genova 1,2 milioni.
Una riunione di bilancio e prospettiva: chi c’era
Così, il 6 febbraio scorso si è tenuta un incontro di bilancio e di raccolta delle idee. Organizzato insieme alla Camera di commercio italiana di Nizza, con la sua presidente Patrizia Dalmasso, ha visto la partecipazione di figure importanti per il territorio, da Claudio Scajola, sindaco di Imperia e presidente della provincia, a Alexandra Masson, deputata delle Alpi Marittime, da Barbara Amerio, presidente dell’Autostrada dei Fiori a Laurence Navalesi, consigliere della città di Nizza delegata per le relazioni transfrontaliere, da Bernard Asso, consigliere del Dipartimento delle Alpi marittime a Luca Serale, vicesindaco di Cuneo, da Rudy Salles, presidente dell’Ufficio del turismo di Nizza Costa Azzurra a Jean-Pierre Vassallo, sindaco di Tenda e vicepresidente della Communauté d’agglomération de la Riviéra française (CARF), a Davide Falteri, consigliere del Comune di Genova.
Le infrastrutture sono ancora insufficienti
Da quanto si è ascoltato ed è riportato, la riunione è in parte restata nell’ambito delle cose note: volontà di cooperazione oppure richiamo alle amicizie storiche, per esempio con Genova.
Per altro verso, è stata invece l’occasione per constatare che le infrastrutture di trasporto non sono sufficienti. Vi è da un lato la nota positiva dell’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Nice Saint-Augustin, che si trova all’accesso dell’aeroporto di Nizza, e il richiamo alla bontà del collegamento diretto dalla città attraverso il tram.
Dall’altro, Rudy Salles, presidente dell’Ufficio del turismo di Nizza Costa Azzurra, ha sottolineato i passi indietro, per esempio con la cessazione del collegamento di Thello e l’obbligo ormai di trasbordo tra i due Paesi. Sulla costa inoltre manca la connessione con l’alta velocità.
Anche le autostrade non vanno benissimo, sono saturate, anche se vi sono interventi per esempio di miglioramento dei caselli a Ventimiglia, come ha indicato Barbara Amerio, Presidente dell’Autostrada dei Fiori.
Il risultato è che gli italiani che prendono l’aereo a Nizza potrebbero essere di più: nel 2012, si dava notizia che erano 350 000 su una decina di milioni all’anno. In riunione, è stata evocata la cifra di 80 000 passaggi, riferiti alla stagione estiva del 2023.
I treni forse miglioreranno
Per i collegamenti con la Valle della Roya e con Cuneo poi vi sono i problemi della qualità e quantità del servizio ferroviario e il tunnel stradale di Tenda che fatica a riaprire, forse a giugno, come dice il commissario ANAS o forse ad agosto, come sottolineava il sindaco di Imperia, Claudio Scajola.
LEGGI ANCHE : ANAS conferma: il tunnel di Tenda aprirà entro giugno
Sullo sfondo resta l’idea di un treno turistico, lanciata poche settimane fa da Luigi Cantamessa, di Treni turistici italiani (Gruppo Trenitalia) e una attenzione più generale sulle linee locali da parte di Trenitalia, ormai presente in modo solido sul mercato francese, quindi con un interesse anche al turismo sulla Costa Azzurra.
LEGGI ANCHE : Un nuovo treno notturno della Costa Azzurra tra Milano, Sanremo, Nizza e Marsiglia?
Malgrado la chiusura del Fréjus per la frana di La Praz in Maurienne, il Frecciarossa di Trenitalia France collega Parigi e Lione con 5 corse giornaliere e ha compre la tratta Lione-Chambery il sabato e la domenica durante l’inverno turistico.