
A Evolène, nel cuore della Val d’Hérens, è stato presentato uno dei primi risultati del progetto “ValaisADN-WallisDNA”, che si occupa di ricostruire le radici degli abitanti del Cantone del Vallese grazie alla genealogia e al DNA. Si tratta di un albero genealogico enorme (10 metri di lunghezza e 2 metri di altezza), in grado di riportare alla luce l’origine delle famiglie locali sino a un antenato comune vissuto oltre 230 mila anni fa.
“ValaisADN-WallisDNA”
L’iniziativa si deve alla passione di due genealogisti, Charles-Albert Beytrison ed Hervé Mayoraz, impegnati da anni nello studio delle origini delle famiglie che abitano il Cantone del Vallese. Inizialmente basato su documenti e registri storici, il lavoro ha conosciuto una svolta decisiva cinque anni fa grazie all’introduzione delle analisi genetiche del cromosoma Y trasmesso di padre in figlio.
Grazie a 173 test sottoposti a campioni di popolazione esclusivamente su base volontaria, è possibile tracciare e ottenere una mappa genetica dettagliata a ricostruire le radici della Val d’Hérens. I dati sono consultabili sulla piattaforma omonima del progetto, che raccoglie in forma anonima le analisi genetiche e le informazioni storiche mettendo ambedue a disposizione di studiosi e cittadini.

Le radici della popolazione della Val d’Hérens
La ricerca ha rivelato che quasi un terzo delle famiglie originarie (28 su 83) condivide una ascendenza Walser, una popolazione di contadini alpini originaria dell’alto Vallese. Essa risale a migrazioni precedenti a quelle formalmente documentate ed esordite nel 1403 che, secondo lo studio genetico, hanno avuto luogo già all’inizio del XIII secolo, indicando quindi insediamenti più antichi di quanto la storia ufficiale suggerisca.

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