Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » Ocse: i sistemi scolastici italiani e francesi a confronto
    Economia e politica

    Ocse: i sistemi scolastici italiani e francesi a confronto

    Giorgia GambinoGiorgia Gambino17 Ottobre 2023
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    Classe, studenti, scuola, lezioni, corsi, educazione, formazione (Nos Alpes IA)
    Classe, studenti, scuola, lezioni, corsi, educazione, formazione (Nos Alpes IA)

    Risale allo scorso 12 settembre la pubblicazione di “Education at a glance”, il rapporto sull’educazione nel mondo redatto dall’Ocse, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Sfogliandone le pagine virtuali, è facile rendersi conto delle profonde differenze che connotano e distanziano il sistema scolastico italiano e il sistema scolastico francesenonché di identificare luci e ombre di modalità e investimenti educativi dell’anno passato.

    L’educazione in Italia

    Stando all’Ocse, l’Italia è tra i Paesi sviluppati che meno investono in direzione formativa: su di una media generale del 5,1% del prodotto interno lordo dedicato all’istruzione, la Penisola raggiunge soltanto il 4,2%, ripartito in un 30% per la primaria, un 16% per la secondaria di primo grado, un 30% per la secondaria di secondo grado e un 24% per università, master e dottorati. Tali dati si traducono inevitabilmente in una carenza cronica di docenti, non più attratti da una professione il cui salario medio lordo si aggira attorno ai 32.588 euro, a fronte di un salario medio lordo del +20% altrove. Non stupisce dunque, nonostante il record delle classi meno affollate di tutta l’area di ricerca, che il 61% dei professori abbia più di 50 anni e che sempre meno giovani laureati abbiano desiderio di affacciarsi al mestiere.

    A preoccupare nel Bel Paese sono anche i numeri relativi ai giovani under 35 anni privi di un qualsivoglia titolo di studio, circa il 22% contro una media Ocse del 14%; speculari risultano dunque le statistiche relative al numero dei laureati under 65 anni, il 14% contro una media Ocse del 22%. A tale gruppo vanno poi a sommarsi i cosiddetti Neet, ovverosia ragazzi che non studiano né lavorano né frequentano corsi di specializzazione, che in Italia sono il 16,3% contro il 9,9% delle altre nazioni.

    Persino tale risultato negativo potrebbe essere letto in termini meramente finanziari: nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni, chi non possiede un diploma guadagna soltanto il 4% in meno rispetto a coloro che lo hanno e chi possiede una laurea ottiene introiti superiori di un solo 8%; inoltre, nella fascia di età tra i 45 e i 54 anni coloro che possiedono un diploma di tipo tecnico guadagnano il 40% in più rispetto alla media.

    E proprio i percorsi formativi tecnico-professionali paiono riscontrare un maggiore successo in Italia rispetto che altrove, arrivando ad attirare un 40% dei giovani tra i 15 e i 19 anni rispetto al 23% dell’area dell’Ocse. Tale aspetto, però, non si riflette necessariamente in buoni risultati in termini lavorativi: dopo uno o due anni dal conseguimento del titolo, i tassi di occupazione sono i più bassi delle nazioni coinvolte, con una percentuale pari al 55%.

    L’educazione in Francia

    Tra i 38 Paesi globalmente più sviluppati, la Francia possiede i programmi scolastici maggiormente concentrati sulle materie di base, che nella scuola primaria occupano il 60% del tempo di lezione: alla media del 16% dei percorsi dedicati alla matematica e del 26% dei percorsi dedicati invece alla comprensione della lingua scritta, essa risponde con percentuali rispettivamente del 21% e del 38%.

    Quello dell’Eliseo è anche il Governo che secondo l’Oecd investe maggiormente sul piano dell’educazione, con finanziamenti pari a 12.633 euro ad alunno, un 28% del prodotto interno lordo pro capite; risultano però più penalizzate rispetto agli altri ordini e gradi le scuole primarie, dove i fondi si riducono del -9% rispetto alla media delle altre nazioni. Buoni anche i curriculum dei docenti, che per dedicarsi alla professione anche a livelli di infanzia o elementari devono possedere una laurea e un bac +4 oltre a essere chiamati a superare un apposito concorso; eppure, gli insegnanti francesi paiono svantaggiati quanto al salario loro spettante, inferiore del -15% rispetto a quello dei loro colleghi stranieri.

    Tuttavia, il report “Education at a glance” bacchetta la Francia per via dei periodi di vacanza eccessivamente lunghi che essa concede ai propri studenti: se per ciò che concerne l’estate essa tende ad allinearsi al resto dei Paesi coinvolti, prevedendo 8 settimane tra luglio e agosto contro una media generale di 9, sull’intero anno i ragazzi godono di 16 settimane di riposo contro una media generale di 13. Ma, spiegano ancora i ricercatori, dai 6 ai 15 anni gli allievi svolgono un monte di 8.200 ore di corsi contro la media generale di 7.600 ore, circa 600 ore di avanzo che di fatto corrispondono a metà anno scolastico.

    Una altra macchia nera per la nazione è rappresentata dal divario formativo tra bambini cresciuti in contesti finanziariamente e famigliarmente favorevoli e coetanei che invece risentono di forti difficoltà economiche e personali. Secondo i dati, l’11% dei giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni non possiede il diploma di scuola media superiore; questo si ripercuote inevitabilmente sul mondo del lavoro, dove più della metà di essi non possiede un impiego, contro i diplomati (78%) e i laureati (88%) che invece si avviano subito a un mestiere.

    Giorgia gambino
    Giorgia Gambino
    • Facebook

    Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    Sur les pistes du domaine de ski entre Mégève, Saint-Gervais et Demi-Quartier, en haute Savoie (c) CC BY SA 3_0 4net Wikimedia Commons
    Economia e politica

    Saint-Gervais, Demi-Quartier e Megève, come gestire gli impianti di sci in modo separato

    15 Settembre 2025
    Tunnel di tenda : tende, ponte di scavalco (c) anas
    Alpi del sud e Provenza

    Tunnel di Tenda, nuovi orari dal 15 settembre 2025

    12 Settembre 2025
    Pass Zou en Région Sud en 2025
    Scuola e università

    Tutti gli aiuti della Région Sud per i giovani

    12 Settembre 2025
    Tunnel de Tende - Tunnel di Tenda (c) ANAS
    Trasporti

    Il tunnel di Tenda cambia orari, oggi la Conferenza intergovernativa

    12 Settembre 2025
    Cannes, Boulevard de la Croisette (c) CC BY SA 4_0 Txllxt Wikimedia Commons
    Economia

    Talassotermia per raffrescare e riscaldare la Croisette a Cannes

    11 Settembre 2025
    François Bayrou en juin 2025, sur la réforme des retraites (c) Service d'information du Premier Ministre
    Politica

    Sfiducia a Bayrou e “Bloquons tout” del 10 settembre

    9 Settembre 2025
    Plaisirs de Culture 2025
    GLI ULTIMI ARTICOLI
    B-Solutions communication tools

    Seconda call B-Solutions entro il 30 settembre 2025 sugli ostacoli transfrontalieri

    15 Settembre 2025
    Sur les pistes du domaine de ski entre Mégève, Saint-Gervais et Demi-Quartier, en haute Savoie (c) CC BY SA 3_0 4net Wikimedia Commons

    Saint-Gervais, Demi-Quartier e Megève, come gestire gli impianti di sci in modo separato

    15 Settembre 2025
    Le lac du glacier du Grand Marchet après la vidange en août 2025 (c) ONF RTM après vidange ONF-RTM

    Lago glaciale del Grand Marchet in Vanoise e Savoia, svuotamento completato

    15 Settembre 2025
    La viticoltura in Val di Susa, con i terrazzamenti - Viticulture en Vallée de Suse, avec le terrasses (c) Marco Cicchelli Nos Alpes

    Le radici storiche della viticoltura in Val di Susa

    14 Settembre 2025
    DA NON PERDERE
    Il Castello reale di Cogne, la facciata nell'uso alberghiero attuale (c) Uficio del Turismo di Cogne Visit Cogne

    Il Castello Reale di Cogne, in Valle d’Aosta, e Vittorio Emanuele II

    By Caterina Pizzato16 Agosto 2025

    Nel 1913 Vittorio Emanuele III organizzò l’ultima grande battuta di caccia facendo base al Castello reale di Cogne

    Stazione di Alassio nella tratta della linea ferroviaria Finale Liguria Andora (c) CC BY SA 3_0 Giorgio Stagni Wikimedia Commons

    Linea ferroviaria Genova-Marsiglia, raddoppio Finale Ligure-Andora

    12 Agosto 2025
    En Vallée d'Aoste, à In Valle d'Aosta a Gressoney-Saint-Jean Villa Peccoz nel 1902 (c) CC BY-SA Italia Fondazione Torino Musei (1871–1938) Wikimedia Commons

    La Valle d’Aosta del 1892, con gli occhi di Matilde Serao e dell’Italia

    23 Agosto 2025
    Involtini di vitello alla ticinese, Paupiettes de veau tessinoises

    Gli Involtini di vitello alla ticinese, un assaggio di Alpi svizzere

    17 Agosto 2025
    Iscriviti alla nostra Newsletter (versione gratuita semplice)

    Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    Tignes et le lac, ainsi que ses immeubles - Tignes e il lago, con gli immobili e gli alloggi (c) CC BY SA 4_0 Tiia Monto Wikimedia Commons

    Alloggi per lavoratori stagionali nelle Alpi, la residenza Seyjoun a Tignes

    30 Agosto 2025
    tunnel Tenda Deviazione Imbocchi Galleria (credits Anas spa)

    Tunnel di Tenda: in riapertura a fine autunno?

    2 Luglio 2024
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Partner di Nos Alpes
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.