La Valle d’Aosta compie un ulteriore passo nella direzione della creazione di nuove zone franchegrazie alla bozza della norma di attuazione sulle “Zone franche montane ” e “Zone produttive speciali”. A illustrare tale nuova iniziativa è stato, lo scorso giovedì 15 febbraio, il presidente Renzo Testolin nel corso di una audizione della I Commissione Consigliare “Istituzioni e autonomia”.
La finalità ultima di tale nuova misura sarà quella di contrastare lo spopolamento delle aree montuose locali attraverso misure finanziarie compensative temporanee; previste inoltre agevolazioni fiscali e contributive a beneficio di ambedue imprese e cittadini a sostegno delle attività produttive e dell’occupazione.
La norma di attuazione
Il testo della norma di attuazione delle zone franche in Valle d’Aosta si compone di un primo approfondimento circa il quadro normativo statale ed europeo in materia; segue poi una ricognizione preliminare delle esigenze territoriali e delle opportunità di sviluppo nonché delle esperienze europee e degli impatti sul bilancio regionale. La relazione illustra alfine una bozza di schema in materia di fiscalità di vantaggio per istituire aree denominate “Zone franche montane” e “Zone produttive speciali”che prevedono vantaggi economici per i residenti e i professionisti locali.
“Il confronto è stato un primo e proficuo passo per definire le tappe di un percorso legislativo che possa coinvolgere trasversalmente tutto il Consiglio regionale affinché si possa attuare una larga condivisione su uno dei temi cruciali per lo sviluppo socio-economico della Valle d’Aosta – il commento del Presidente della Regione, Renzo Testolin -. Ringrazio il Presidente della I Commissione Erik Lavevaz, cui spetterà una importante attività di coordinamento di questo dossier, e tutti i commissari per averci dato questa possibilità di illustrazione”.
La norma di attuazione dello Statuto speciale concernente le zone franche in Valle d’Aosta ha visto la partecipazione redazionale di un apposito gruppo di lavoro. Sotto la coordinazione del segretario generale della Regione, sono stati coinvolti assieme alle rispettive strutture dirigenziali l’assessorato Affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna, l’assessorato Sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile e l’assessorato Turismo, sport e commercio. A breve il testo sarà trasmesso anche ai componenti del Consiglio Valle per consentirne loro una analisi puntuale.
Le zone franche in Valle d’Aosta
Risale invece all’ottobre scorso la proposta di legge presentata al Parlamento dal gruppo del Consiglio regionale nato dalla scissione dal partito della Lega, Rassemblement Valdôtain. Il testo prevede la creazione di zone franche urbane nei territori più disagiati della Valle d’Aosta nonché di zone franche montane nelle piccole località al di sopra dei 650 metri di quota. Ambedue le aree possono poi beneficiare per un periodo di tempo limitato di agevolazioni nel versamento di alcune imposte con lo scopo di appianarne lo sfavore rispetto al circondario.
Prima ancora, nel mese di maggio del 2023, il Consiglio Valle aveva approvato all’unanimità l’istituzione di una “Zona franca per la ricerca e lo sviluppo” comprendente incentivi per le imprese di tutta la regione. L’idea di tale progetto sperimentale è quella di offrire condizioni ottimali per l’insediamento di aziende che vogliano investire in tali campi.