I vini “Savoie” e “Roussette de Savoie” hanno tagliato i loro primi 50 anni di AOP (Appellations d’Origine Protégée, l’équivalente francese della DOP). Un traguardo importante se considerato che la produzione nazionale delle due etichette copre circa il 97% dei vigneti del Dipartimento della Savoia, in totale 2.050 ettari.
Le tipologie di “Savoie” spaziano dai bianchi ai rossi, dai rosé ai crémant, mentre il “Roussette de Savoie” può essere definito come un bianco fermo. A questi due si somma il Seyssel, riconosciuto AOP dal 1942.
La storia dei due vini è lunga più di 2 millenni, tanto che le loro origini risalgono all’epoca romana di Plinio il Vecchio e Columella. Lasciatasi alle spalle i vitigni dell’Allobrogia, antenati delle etichette della Savoia, la vite locale ha beneficiato di condizioni di crescita ottimali fatte di sottosuoli calcarei nonché di una concomitanza tra inverni freddi ed estati calde.
A occuparsi delle etichette “Savoie” e “Roussette de Savoie” sono a oggi il Comité interprofessionnel des Vins de Savoie (Comitato interprofessionale dei Vini di Savoia), il Syndicat du négoce (Sindacato del commercio) e la Fédération des Vins de Savoie (Federazione dei Vini di Savoia) incaricati di promozione e distribuzione, il Syndicat Régional des Vins de Savoie (Sindacato Regionale dei Vini di Savoia) incaricato della difesa della AOP e il gruppo dei Vignerons Indépendants (Vinificatori indipendenti).