Diminuire la dipendenza delle destinazioni turistiche alpine di bassa e media altitudine dalla neve e promuovere la capacità di conservare, diversificare o implementare la propria offerta e le opportunità di lavoro per i residenti: è questo l’obiettivo del progetto Interreg Spazio Alpino “Beyond Snow”. L’iniziativa, che coinvolgerà su più fronti alcuni dei comuni delle Valli di Lanzo, in Piemonte, è stata presentata ufficialmente ad abitanti, amministratori e operatori economici locali nella giornata dello scorso martedì 9 gennaio presso il Grand Hôtel della località Ala di Stura.
“Beyond Snow”
“Beyond Snow” gode del capofilato dell’Istituto Eurac Research di Bolzano e sarà avviato in chiave sperimentatale sui territori pilota di Ala di Stura e Balme. L’obiettivo iniziale sarà l’analisi dei dati scientifici circa le modificazione del clima e le presenze turistiche, che verranno poi rielaborati al fianco degli stakeholder locali al fine di proporre soluzioni concrete e sostenibili alla luce delle criticità del cambiamento climatico.
Lungo tutti i prossimi tre anni, i partner di progetto daranno vita a percorsi di sviluppo sostenibile, processi di transizione e soluzioni attuabili nel concreto; oltre a ciò verranno messe in piedi attività di sensibilizzazione e formazione finalizzate a coinvolgere per quanto possibile cittadini e decisori.
Il finanziamento totale ottenuto è di 2.722.230 euro, di cui il 75% provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e il 25% di Fondi di Rotazione Nazionale.
Le alternative allo sci nelle Valli di Lanzo
Pur trattandosi di località turistiche montane dotate di un elevato potenziale di attrattività naturale e culturale, Ala di Stura e Balme risultano prettamente monostagionali; il periodo di maggiore afflusso è limitato ai mesi di giugno, luglio e agosto, che generano da soli il 65% dei movimenti complessivi.
L’occupazione lorda dei posti letto mostra però una netta sottoutilizzazione e ammonta al 5% a giugno e al 14% in luglio e agosto; ciò rende nota la frammentazione che a oggi affligge il settore ricettivo, dove quasi il 30% dei posti letto riguarda le case vacanze. Anche la capacità di affascinare la componente straniera è minima, tanto che nel 2022 soltanto il 10% dei pernottamenti totali concerneva ospiti esteri.
Tra le alternative al solo sci proposte in sede di “Beyond Snow” figurano, a titolo di esempio, la valorizzazione della funzionalità idrica del Pian della Mussa, dello stabilimento di imbottigliamento dell’acqua minerale e dell’annesso birrificio; queste potrebbero trasformarsi nelle tappe principali di un percorso alla scoperta delle peculiarità culturali della Val d’Ala.
Sempre per ciò che concerne il patrimonio materiale e storico locale, di particolare interesse e dunque attrattiva turistica potrebbero rivelarsi le meridiane e gli affreschi, le antiche mulattiere e i percorsi cicloescursionistici.
La “Sensitive Diagnosis”
Una delle novità assolute del progetto “Beyond Snow” applicato nelle Valli di Lanzo sarà la cosiddetta “Sensitive Diagnosis”, un processo di co-progettazione e co-partecipazione che implichi gli attori del territorio nella valutazione del cambiamento climatico in atto. Questo porterà a disegnare strategie a sostegno della transizione che prendano le mosse dalle risorse ambientali, culturali e socio-economiche disponibili o ricercabili con particolare attenzione al turismo della neve.
Parallelamente, ai visitatori presenti ad Ala di Stura e Balme verrà proposto nei prossimi mesi un questionario compilabile tramite QR Code che permetterà di approfondire tipologia di frequentazione della destinazione, effetti del riscaldamento globale percepiti, eventuali minacce per le attività sportive generate dai mutamenti meteorologici, carenze e potenzialità del turismo locale.