Nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 marzo 2024 il governo francese, rappresentanto dal ministro degli Interni Gérard Darmanin, e un comitato di rappresentanti politici della Corsica hanno chiuso il testo di accordo sull’autonomia dell’isola. La riunione è iniziata come cena di lavoro ed è durata circa cinque ore, con la presenza del presidente dell’esecutivo, Gilles Simeoni e della presidente dell’Assemblea, Marie-Antoinette Maupertuis e altri rappresentanti politici.
Potere legislativo all’Assemblea di Corsica
La parte più importante riguarda l’attribuzione di poteri di livello legislativo all’Assemblea, su base costituzionale. Tale “potere normativo proprio alla Corsica” secondo il ministro degli interni Gérard Darmanin, consentirà sia di adattare leggi e regolamenti nazionali ma anche di promuovere proprie iniziative legislative, in un quadro di competenze definito da una norma di rango superiore, cioè nello statuto della Corsica. Tali norme sarebbero adottate dall’Assemblea della Corsica ed entrerebbero in vigore senza altra ratifica. La produzione normativa sarà comunque iscritta nella Costituzione repubblicana e il controllo di legittimità sarà affidato a organo giurisdizionale, come il Consiglio costituzionale.
Il testo concordato parla di comunità e non di popolo, e conferma l’eguaglianza dei cittadini senza distinzione. Inoltre, l’autonomia è inquadrata nel contesto dell’unità nazionale e assicura per la Corsica il riconoscimento degli elementi legati “alla sua insularità mediterranea, alla sua comunità storica, linguistica e culturale che ha sviluppato un legame unico con la propria terra”.
Cosa succederà
La modifica costituzionale comporta la convocazione delle due Camere del Parlamento francese in un Congresso e una decisione adottata da una maggioranza di tre quinti.
Per raggiungere questo risultato, in fase negoziale è stato ricercato il più ampio consenso. D’altra parte il partito de Les Républicains dispone della maggioranza al Senato, è piuttosto ostile alle autonomie e il suo voto risulta decisivo per la modifica costituzionale.
Se il testo dell’accordo è dunque “un passo decisivo”, come ha dichiarato Gilles Simeoni, presidente dell’esecutivo corso, si deve ancora completare il cammino sul piano nazionale. Un primo segnale non è positivo: il presidente del gruppo di Les Républicains al Senato, Bruno Retailleau ha espresso su “X” (ex-Twitter) la preoccupazione che tale percorso possa aprire “un vaso di pandora” suscitando interesse per esempio in Bretagna. Un’opera di spiegazione e convincimento sarà da svolgere presso i parlamentari nazionali.
Il percorso di Beauveau per l’autonomia della Corsica
Il rilancio politico per l’ottenimento di forme di autonomia segue il consolidamento delle forze indipendentiste e autonomiste sin dalle elezioni del 2015. Il dialogo sull’autonomia dell’isola si è svolto poi nell’ambito di un percorso denominato processo di Beauvau, il cui primo risultato fu il resoconto della riunione del 16 marzo 2022 firmato dal ministro degli interni Gérard Darmanin e da Gilles Simeoni.
A monte vi era stata la morte in gravi circostanze, d’Yvan Colonna, in carcere ad Arles per mano di un islamista lasciato solo con lui in cella. Per Colonna, Alain Ferrandi e Pierre Alessandri, condannati per l’assassinio ad Ajaccio, il 6 febbraio 1998, del prefetto Claude Érignac, era da tempo stato chiesto il riavvicinamento in un carcere sull’isola. La morte di Colonna aveva provocato gravi disordini, in particolare ad Ajaccio e a Bastia, e una generale e incontrollata ondata di protesta.
Per il governo francese, il ministro dell’interno, Gérald Darmanin si era recato sull’isola e aveva poi organizzato la riunione del 16 marzo 2022. Il processo di Beauvau, dal nome della via in cui si trova il ministero degli Interni a Parigi, è poi continuato non senza difficoltà, tra nuova elezione del presidente della Repubblica del 24 aprile 2022 e le elezioni legislative di giugno. Sempre a Parigi, il 21 luglio, si è costituito il comitato di lavoro, composto, per la parte corsa, dal presidente dell’esecutivo, dalla presidente dell’Assemblea e da due membri per ogni gruppo politico, dai deputati, senatori ed europarlamentari corsi e dai due rappresentanti delle associazioni dei sindaci della Corse du Sud e della Haute-Corse.
Vi furono varie frenate dall’amministrazione centrale francese, dei gruppi politici in Corsica, con riunioni bilaterali e persino una disponibilità ad ospitare i negoziati sull’autonomia da parte della Regione Valle d’Aosta, con una votazione del 12 maggio 2022.
La ripartenza del negoziato
Il 6 febbraio 2023, Gerald Darmanin, nuovamente in Corsica per ricordare il prefetto Claude Érignac, ha pronunciato un discorso in Assemblea corsa tutto rivolto al futuro, come segno di ripartenza. Ne sono seguite la libertà vigilata di Alessandri e Ferrandi, una riunione del processo di Beauvau il 23 febbraio e una deliberazione, il 5 luglio 2023 dell’Assemblea di Corsica, votata a maggioranze dei tre quarti, 46 consiglieri su 63, a sostegno del progetto.
Il 28 settembre 2023, il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, si esprimeva davanti all’Assemblea dell’isola. Si dichiarava “a favore del riconoscimento nella Costituzione, in un articolo apposito, delle caratteristiche specifiche della comunità storica, politica, linguistica e culturale della Corsica“.
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