Alpi del sud e Provenza

Nos Alpes, Nos Livres: l’avventura di ghiaccio de “I sopravvissuti del Gervasutti” raccontata da Jean Fabre

“I sopravvissuti del Gervasutti” di Jean Fabre, « Les rescapés du Gervasutti » de Jean Fabre

Assieme all’amico Jean-Marie Picard-Deyme, alias Picou, in gioventù lo scrittore ha sfidato ed è sopravvissuto alla temibile cresta del Mont Blanc du Tacul.

Diciannove anni di età, amici inseparabili sin dall’infanzia, accomunati dalla medesima e inestinguibile sete di adrenalina: i giovani Jean-Marie Picard-Deyme, alias Picou, e Jean Fabre sono “I sopravvissuti del Gervasutti”. Testardi e temerari come ogni giovane dell’epoca, essi sono stati tra i pochi alpinisti ancora in erba ad aver sfidato e a essere sopravvissuti alla temibile cresta del Gervasutti, sul Mont Blanc du Tacul.

Oggi, a distanza di quasi sessant’anni dalla loro azzardata e grande impresa, lo stesso Jean Fabre ha scelto di prendere in mano la penna e di narrare questa loro avventura di ghiaccio e speranza, di neve e fatica. Il tutto condendone i capitoli con un pizzico di ricostruzione storica e opinione prospettiva circa l’alpinismo degli Anni Sessanta.

Grazie a una scrittura vivace e anticonformista, “I sopravvissuti del Gervasutti”catapulta immediatamente indietro al luglio del 1968, nella soleggiata vallata francese di Chamonix. Picou e Jean Fabre sono quasi fratelli e ribelli, uno figlio del mare e l’altro figlio della montagna, avvicinati dal sogno di una scalata che sancisca la loro fama. I due scelgono come loro meta il Gervasutti ma, inconsapevoli e carenti di sufficiente esperienza, si trovano a dover affrontare in cordata vento e nebbia, fulmini e rocce, pericoli ed emozioni senza fine apparente.

In una trama che si intreccia come corda e si sostiene come se appesa a un rampino, l’autore adotta però uno stile divertente e umoristico che alleggerisce la tensione delle pur tragiche vicende. Al contempo, però, citazioni e riferimenti letterari di rilievo derivanti dalla carriera di uomo politico e accademico di Jean Fabre conferiscono alla storia uno spessore che va oltre la risata.

“I sopravvissuti del Gervasutti” è il secondo romanzo della alpina e accademico originario di Aix en Provence dopo “Puncak Jaya”, vincitore del “Gran premio” del Festival del libro di montagna di Passy e del “Gran premio” del Festival del libro di montagna de L’Argentière La Bessée. Pubblicato dal mese di maggio del 2022, il volume si compone di un totale di 200 pagine ed è acquistabile nella categoria “Racconti” sul sito web delle Éditions du Mont-Blanc.

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