Close Menu
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    Nos Alpes
    • FAI UN DONO
    • PARTNERS
    • ABBONATI
    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    • Fai un dono
    • Abbonati
    • Economia e politica
      • Trasporti
      • Economia
      • Politica
    • Cultura e patrimonio
    • Ambiente e territorio
    • Turismo e sport
    • Territori
      • Alpi del nord e Rodano
      • Alpi del sud e Provenza
      • Valle d’Aosta
      • Piemonte
      • Liguria
      • Corsica e Sardegna
      • Svizzera romanda e Ticino
    • Rubriche
      • Nos Alpes alla scoperta…
      • Nos Alpes, Nos Livres
      • Nos Alpes Cuisine
      • Racconti
      • Contributi e idee
    • IT
      • FR
    • Log In
    Nos Alpes
    Home » Articoli » La Francia si prepara a tassare i capi di “fast fashion”
    Alpi del nord e Rodano

    La Francia si prepara a tassare i capi di “fast fashion”

    Giorgia GambinoGiorgia Gambino19 Marzo 2024
    Share Facebook Twitter LinkedIn Email WhatsApp Copy Link Telegram
    Francia “fast fashion”, France « fast fashion »
    Francia “fast fashion”, France « fast fashion »
    Aoste 728x90px hiver25

    La Francia dice no alla “fast fashion” (in francese “mode éphémère”), ovverosia i capi di abbigliamento a basso costo e di scarsa qualità promossi da marchi stranieri o da siti di acquisto online. L’iniziativa si deve all’approvazione, durante la seduta dell’Assemblea nazionale dello scorso giovedì 14 marzo, di un nuovo disegno di legge a introduzione di nuove tassazioni e sanzioni.

    La Francia e la “fast fashion”

    Stando a quanto reso noto dall’Agence de l’Environnement et de la Maîtrise de l’Energie (ADEME, Agenzia dell’Ambiente e della Gestione dell’Energia), ogni anno nel mondo vengono venduti più di 100 miliardi di capi di abbigliamento. In Francia tali cifre sono aumentate esponenzialmente nell’arco di un solo decennio, raggiungendo i 3,3 miliardi di prodotti in commercio, anche più di 48 per ogni abitante del Paese.

    Tale boom si deve in parte al proliferare della cosiddetta “fast fashion”, marchi che immettono sul mercato numerosissimi modelli dal prezzo conveniente, spingendo l’utenza ad adottare un approccio quasi “usa e getta” alla moda. Una delle etichette più diffuse in tale senso è l’azienda cinese Shein, che produce in media più di 7.200 nuovi prodotti al giorno e mette a disposizione dei consumatori più di 470 mila proposte.

    Proprio sotto la sua influenza, come reso noto dall’Istituto Francese della Moda, anche le altre etichette francesi ed europee tendono maggiormente a virare verso la cosiddetta “moda effimera”. Incrementare i volumi delle proprie collezioni e prevedere una politica di convenienza economica va però in favore di una forma di clientela quantomai impulsiva verso il rinnovamento, con relative conseguenze a livello ambientale, sociale ed economico.

    Le ricadute della “moda effimera”

    Secondo quanto monitorato dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, l’industria tessile è a oggi responsabile del 10% delle emissioni globali di gas serra; in aggiunta essa provoca netti impatti sulla natura in termini di inquinamento del suolo e delle acque oltre che di danneggiamento alle specie viventi che abitano tali ecosistemi.

    Guardando al versante socio-economico, poi, l’imprenditoria della moda si configura quale uno dei settori maggiormente deficitari in Francia, con più di 12 miliardi di euro di perdite, pari a oltre il 20% del deficit complessivo del Paese. Tale dato comunicato dalla Direzione generale delle Dogane e dei Diritti Indiretti (DGDDI) si spiega semplicemente perché il settore tradizionale dell’abbigliamento francese trova sempre più difficoltà nel fare fronte alla concorrenza dei Paesi terzi e in modo particolare orientale; qui, difatti, già da diversi decenni sono state delocalizzate numerose serie di produzioni per permettere un duplice risparmio quanto a manodopera e materie prime.

    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250

    Il disegno di legge per la “fast fashion” in Francia

    Il disegno di legge proposto da Anne-Cécile Violland assieme ad altri ventinove deputati e grazie al quale la Francia intende tassare i capi di “fast fashion” si compone di tre diversi articoli. Deposto in Assemblea nazionale lo scorso martedì 30 gennaio e approvato lo scorso giovedì 14 marzo, esso mira a promuovere una filosofia di moda più sostenibile capace di ridurre l’impronta dell’uomo sull’ambiente a lui circostante.

    Il primo articolo domanda di “fornire ai consumatori maggiori informazioni e a sensibilizzarli sull’impatto della moda effimera nonché sulle possibilità di riutilizzare e riparare abiti e accessori”.

    Il secondo articolo chiede che “i contributi finanziari versati dipendano anche dalle ricadute ambientali e dalle emissioni di carbonio della produzione e dal fatto che facciano o meno parte di un approccio commerciale a vita breve“. Previste anche sanzioni sino a 60 mila euro “basate su criteri quali la sostenibilità e la riciclabilità” i cui introiti andranno a finanziare la raccolta e il trattamento dell’usato ma anche le iniziative di ricerca, riutilizzo ed eco-design delle aziende più virtuose.

    Alfine il terzo articolo vuole “vietare la pubblicità per le imprese e i prodotti che si occupano di “fast fashion””, allo stesso modo in cui la legge “Clima e resilienza” ha proibito la pubblicizzazione dei combustibili fossili o del “greenwashing”.

    Featured
    Giorgia gambino
    Giorgia Gambino
    • Facebook

    Classe 1997, ho due lauree in lingue e letterature moderne, un master di primo livello in giornalismo 3.0 e una incrollabile testardaggine, tutti quanti ottenuti con il massimo dei voti. Appassionata di scrittura dall’età di 7 anni e giornalista pubblicista dal 2021, ho contribuito a costruire “Nos Alpes” dalle basi, crescendo giorno dopo giorno e imparando a essere migliore assieme a lui. Nel tempo libero che mi sforzo di ritagliare coltivo alcune delle mie frivole passioni, tra cui il rosa e i dolci, lo shopping e il make up, ma soprattutto i miei racconti.

    LEGGI ANCHE / A LIRE AUSSI

    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat
    Cultura e patrimonio

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Il giardin e villa grock a imperia (c) cc by sa 4 0 ejw0851 wikimedia commons
    Cultura e patrimonio

    Restauro di Villa Grock, nel patrimonio Liberty di Imperia

    22 Dicembre 2025
    Atelier sécurité hivernale au Parc DVA d’Aiguilles (c) Parc naturel du Queyras
    Ambiente e territorio

    Parco naturale del Queyras: sicurezza in montagna e osservazione degli stambecchi

    22 Dicembre 2025
    L'hôtel Momentum à Blatten, un signe d'espoir et de résilience (c) Hôtel Momentum
    Economia e politica

    A Blatten apre l’hotel Momentum, segno di ripresa e ricostruzione

    22 Dicembre 2025
    Mégève dans toutes ses lumières, pour Digital Art EXPO 2025 (c) Ville de Mégève
    Eventi

    A Megève, Digital Art EXPO nelle Alpi e nella neve

    21 Dicembre 2025
    La Pâte de coing, il dolce di Natale in Provenza a base di mela cotogna; La Pâte de coing, le dessert de Noël en Provence
    Nos Alpes Cuisine

    La Pâte de coing, il Natale della Provenza in un morso di mela cotogna

    21 Dicembre 2025
    Vda heritage campagna inverno 300x250 gif
    Banner 300x250
    GLI ULTIMI ARTICOLI
    Extrait de la couverture de la revue l'alpe consacré à la vallée d'aoste (c) glénat

    Un tuffo nel cuore della Valle d’Aosta, con la rivista L’Alpe di Glénat

    23 Dicembre 2025
    Il giardin e villa grock a imperia (c) cc by sa 4 0 ejw0851 wikimedia commons

    Restauro di Villa Grock, nel patrimonio Liberty di Imperia

    22 Dicembre 2025
    Atelier sécurité hivernale au Parc DVA d’Aiguilles (c) Parc naturel du Queyras

    Parco naturale del Queyras: sicurezza in montagna e osservazione degli stambecchi

    22 Dicembre 2025
    L'hôtel Momentum à Blatten, un signe d'espoir et de résilience (c) Hôtel Momentum

    A Blatten apre l’hotel Momentum, segno di ripresa e ricostruzione

    22 Dicembre 2025
    DA NON PERDERE
    Extrait de la couverture du livret avec la poésie de Jean-Baptiste Cerlogne, Lo tzemin de fer

    Il primo treno che arrivò in Valle d’Aosta nel 1886, con « lo Tzemin de fer »

    By Caterina Pizzato13 Dicembre 2025

    Caterina Pizzato ci propone il racconto dell’arrivo del primo treno in Valle d’Aosta, ormai integrata nel Regno d’Italia, nel 1886

    La Regina Margherita nel costume di Gressoney, da un ospuscolo del comune di Gressoney-Saint-Jean su Villa Margherita, edito nel 2020

    Castel Savoia a Gressoney, con gli occhi della Regina Margherita

    20 Dicembre 2025
    Il Museo Le Alpi dei ragazzi, Forte di Bard, Valle d’Aosta; Le Musée Les Alpes des jeunes, Fort de Bard, Vallée d’Aoste (c) Love VdA

    Riapre al Forte di Bard (Valle d’Aosta) il museo Le Alpi dei ragazzi

    14 Dicembre 2025
    La prima pagina de La Stampa del 14 maggio 1974, L'Italia è un Pese moderno (c) CC BY SA 4_0 La Stampa Wikimedia Commons

    La famiglia Agnelli vende La Stampa e La Repubblica, tra politiche nazionali e sedi locali

    17 Dicembre 2025
    Iscriviti alla nostra Newsletter (versione gratuita semplice)

    Newsletter

    Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

    Seguici su
    • Facebook
    • Twitter
    • Instagram
    • YouTube
    • LinkedIn

    Una pubblicazione di
    Agence de coopération et développement sas Aosta (I) P.IVA IT01050350071

    Testata registrata al Tribunale di Aosta n.1 - 4/10/2023

    Registro degli operatori della comunicazione (ROC) n. 39954 - 28/11/2023

    Nos Alpes è iscritta ANSO - Associazione Nazionale Stampa Online

    Direttore responsabile:Enrico Martial

    Privacy policy

    Facebook X (Twitter) Instagram YouTube LinkedIn
    I più letti
    Il Colle del Piccolo San Bernardo, uno dei dei colli sulle Alpi prossimo all’apertura; Le Col du Petit-Saint-Bernard, l’un des cols des Alpes qui s’apprête à la réouverture (c) CC BY-SA 3.0, Tenam2, Wikimedia Commons

    Le date di apertura dei colli sulle Alpi

    9 Aprile 2025
    I Macchiaioli tra Italia e Francia, Macchiaioli entre Italie et France

    I Macchiaioli: un ponte tra Italia e Francia

    24 Febbraio 2024
    Tignes et le lac, ainsi que ses immeubles - Tignes e il lago, con gli immobili e gli alloggi (c) CC BY SA 4_0 Tiia Monto Wikimedia Commons

    Alloggi per lavoratori stagionali nelle Alpi, la residenza Seyjoun a Tignes

    30 Agosto 2025
    Genova, vista del fronte del porto con la sopraelevata (c) CC BY SA 4_0 Elisabetta Castellano Wikimedia Commons

    Elezioni comunali a Genova 2025

    24 Maggio 2025
    Post popolari
    William Turner, “The Bay of Baiae with Apollo and the Sibyl”, olio su tela, 1823 (La Venaria reale)

    L’omaggio della Reggia di Venaria al Romanticismo pittorico in “Turner. Paesaggi della Mitologia”

    6 Gennaio 2023
    Nice Climat Summit

    Nizza ospita il primo “Nice climate summit” dedicato a clima e biodiversità

    24 Settembre 2023
    Tunnel del Lötschberg (Adrian Michel, CC BY-SA 3.0)

    La ristrutturazione del Tunnel del Lötschberg costerà ancora di più

    28 Settembre 2023
    Moutier (Florian Pépellin, CC-BY-SA 3.0)

    Moutier si avvicina sempre più al Cantone Giura

    30 Settembre 2023
    © 2025 Nos Alpes.
    • Chi siamo
    • Abbonati
    • Fai un dono
    • FR
    • Log In

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.