Sono quest’anno due i vincitori ex æquo del “Premio letterario René Willien 2024”, che dal 1994 viene assegnato ad Aosta agli editori di opere rappresentative della regione e arricchite da almeno una sezione in lingua francese o franco-provenzale. Ad aggiudicarsi la vittoria di questa 28ª edizione sono stati Joseph-Gabriel Rivolin e l’Académie Saint-Anselme, seguiti al terzo posto da Leo Sandro Di Tommaso.
Il “Premio letterario René Willien 2024”
Durante la cerimonia del “Premio letterario René Willien 2024” svoltasi lo scorso venerdì 22 marzo ad Aosta la giuria ha attribuito il primo posto a “Des idées sur l’identité valdôtaine. Connaître pour comprendre – Idee sull’identità valdostana. Conoscere per capire” di Joseph-Gabriel Rivolin (Imprimerie Duc). Le motivazioni di tale scelta risiedono nel fatto che, “partendo dalle riflessioni strutturate dell’autore, questo volume si propone come un contributo nuovo al dibattito su uno dei temi principali che da sempre animano la scena politica e culturale valdostana”.
Il saggio “Cent ans après Monseigneur Joseph-Auguste Duc – Chanon François-Gabriel Frutaz” dell’Académie Saint-Anselme d’Aoste (Tipografia Valdostana) ha ugualmente saputo distinguersi per il suo valore storico di raccolta degli atti del convegno da cui esso prende il nome; svoltosi nel dicembre del 2022, l’incontro è stato dedicato a “due tra i personaggi più importanti della storiografia locale, i quali hanno aperto nuove prospettive di lettura del periodo tra la fine del XIX secolo e l’inizio del XX secolo”.
Il terzo gradino del podio è poi toccato a “Manoscritti in notazione gregoriana di Saint-Maurice di Sarre (XVI secolo-XIX secolo) – Manuscrits en notation grégorienne de Saint-Maurice de Sarre (XVIème-XIXème siècle)” di Leo Sandro Di Tommaso (Tipografia ITLA). Secondo i giurati, “nel solco di due precedenti lavori analoghi, il volume offre agli esperti di canto gregoriano un esame dettagliato di un tipo di documento un tempo diffuso nelle parrocchie valdostane”.
Le menzioni
Il “Premio letterario René Willien 2024” ha previsto anche due menzioni ad altrettante opere che, come sottolineato dal presidente della Regione Renzo Testolin, hanno saputo “preservare l’anima e l’identità di una comunità, la testimonianza della nostra specificità regionale ed elemento prezioso della nostra cultura”.
“Alimentazione contadina in Valle d’Aosta – Alimentation paysanne en Vallée d’Aoste”(Le Château) è stato ideato dalla Regione nell’ambito del programma di cooperazione territoriale transnazionale “Alpine Space – Alpfoodway” e redatto da Alexis Bétemps, Marilisa Letey, Joseph Péaquin, Thibault Nieudan, Fabienne D’Oddoz. Secondo la giuria esso “presenta un notevole lavoro di ricerca volto a preservare la memoria di uno degli aspetti della cultura popolare con l’aiuto di una documentazione fotografica davvero emblematica”.
Il secondo volume, “Fiabe del Paradiso. Conte di Paradi” di Enrica Guichardaz e Ruccio Malfa (Testolin Editore), è invece una raccolta di racconti per bambini interamente tradotti in francoprovenzale. Presentati “in occasione di un concorso per celebrare i cento anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso”, essi “si propongono di sensibilizzare i più piccoli sulle tematiche della natura oltre che di far loro scoprire il dialetto tradizionale”.
L’evento è compreso nel contesto delle Journées de la Francophonie en Vallée d’Aoste.
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