Questa settimana la rubrica “Nos Alpes Cuisine” si fa in tre, concentrandosi su di una ricetta tanto famosa quanto diffusa nelle sue varianti nazionali, ovverosia la Fonduta. Grande ricetta del Cantone del Vallese, essa viene da tradizione preparata anche in Valle d’Aosta (Italia) e in Savoia (Francia, utilizzando ingredienti e predisponendo dosi differenti.
Ad accomunare le diverse versioni di tale prelibatezza è però l’utilizzo consueto di un formaggio a pasta dura, fuso ma anche servito ai commensali all’interno di una pentola chiamata “caquelon”; questa è lievemente rialzata rispetto al tavolo e dotata di una fonte di calore sottostante che permette di gustare e mantenere la pietanza rigorosamente calda. Con l’aiuto di una forchetta, poi, ciascuno degli invitati può intingere pane croccante o patate nella casseruola per assaporare al meglio la cosiddetta “Fondue”.
Gli ingredienti della Fonduta svizzera
Nel rispetto della prima genesi della Fonduta, abbiamo pensato di proporre a voi lettori la sola variante della Svizzera. Per prepararla servono principalmente Gruviera (400 grammi) ed Emmental (300 grammi); gli altri ingredienti sono il succo di limone (1 cucchiaino), il vino banco (200 millilitri), l’aglio (1 spicchio), la maizena (1 cucchiaio) e la noce moscata a piacere.
Per ciò che concerne la versione valdostana, diciamo soltanto che le modalità di lavorazione sono molto differenti poiché richiedono Fontina, latte, burro, tuorlo di uovo e pepe quanto basta. Sul versante savoiardo, invece, la ricetta è similare a quella svizzera poiché viene utilizzato un mix di formaggi locali (Gruvière, Emmental ma anche Beaufort) senza però uova o altre forme di latticini.
La preparazione
La preparazione della Fonduta svizzera è molto semplice ma richiede, come detto, di avere a disposizione un “caquelon” e le apposite forchette da servizio generalmente a corredo di esso.
Dopo aver tagliato a cubetti l’Emmental e aver grattugiato fine la Gruviera, ambedue i formaggi vanno sciolti all’interno della casseruola precedentemente strofinata con uno spicchio di aglio sbucciato; progressivamente aggiungere anche il succo di limone e il vino bianco e procedere poi a insaporire il tutto con la noce moscata. Una volta amalgamati a dovere tutti gli ingredienti, inserire anche la maizena e portare a ebollizione di modo da donare loro una consistenza densa e cremosa.
Prima di spostarsi a tavola, dove i commensali saranno già stati dotati delle apposite posate per gustare la propria “Fondue”, tagliare qualche fetta di pane bianco o a preferenza integrale da tostare per qualche minuto in padella senza condimento.
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