La società autostradale ATMB guarda alla decarbonizzazione del trasporto stradale attraverso il nuovo progetto di ricerca “eRoadMontBlanc”, che nei prossimi mesi sperimenterà la ricarica in movimento dei veicoli elettrici. L’iniziativa, della durata di quattro anni, mira installare sistemi di alimentazione a terra per ridurre le emissioni di gas serra e ottimizzare il funzionamento delle batterie equipaggiate sui mezzi.
Il progetto “eRoadMontBlanc”
Il progetto di ricarica in movimento “eRoadMontBlanc” è gestito da ATMB in collaborazione con l’Università Gustave Eiffel di Champs-sur-Marne, il gruppo industriale ferroviario francese Alstom, il fornitore energetico Pronergy e l’azienda dedita al trasporto innovativo Greenmot. Dotato di una copertura finanziaria di oltre 20 milioni di euro, esso è risultato vincitore del bando “Mobilités routières automatisées, infrastructures de services connectées et bas carbone” (“Spostamenti stradali automatizzati, infrastrutture di servizio connesse e basse emissioni”) del piano di investimento France 2030.
L’ambizioso e comune obiettivo dei partner coinvolti è quello di dimostrare le capacità dell’alimentazione a terra per lo sviluppo entro il 2030 di un sistema stradale elettrico a lunga distanza in Francia e in Europa. Questo permetterà, oltre all’abbattimento degli inquinanti in atmosfera, di allungare la durata e ridurre il dimensionamento delle batterie rendendo meno impattante l’estrazione delle risorse metalliche necessarie alla loro costruzione; in miglioramento anche l’agevolezza di circolazione degli utenti, non più costretti a effettuare molteplici tappe per ricaricare i propri mezzi, con conseguente guadagno in termini temporali.
La ricarica in movimento dei veicoli da trasporto
Pur non essendo ancora sicura l’evoluzione del progetto “eRoadMontBlanc” dalla sua fase pilota alla sua fase industriale, al momento ATMB e i suoi collaboratori stanno avviando una prima sperimentazione della ricarica in movimento nella Valle di Chamonix-Mont Blanc.
Un primo step coinciderà con la costruzione di un binario test “Transpolis” nel dipartimento dell’Ain (01) finalizzata a convalidare l’efficacia e la sicurezza delle tecnologie utilizzate. Parallelamente, poi, l’Università Gustave Eiffel svilupperà un gemello digitale di simulazione orientato a razionalizzare il numero di chilometri di infrastrutture da attrezzare.
Più nello specifico, l’infrastruttura si baserà su di una forma di alimentazione a terra ideata da Alstom per le linee tranviarie ma ora adattata all’uso stradale; essa utilizza un binario inserito nella carreggiata capace di confluire la corrente sotto il veicolo grazie a un braccio articolato dotato di pattini che poggiano sui segmenti conduttivi.
Durante la seconda tranche, prevista entro la metà del 2025, l’iniziativa verrà testata su scala reale per la lunghezza di un chilometro della Route Blanche (RN205), in Alta Savoia (73) nella direzione di Chamonix e della Valle d’Aosta. Le verifiche in questione, che verranno predisposte su differenti tipologie di veicoli privati e commerciali forniti da Pronergy, dovrebbero contribuire a soddisfare i requisiti autostradali in termini di sicurezza, robustezza e manutenibilità invernale.
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