Collegare centri abitati e luoghi di abituale frequentazione dei cittadini alle principali stazioni ferroviarie della città tramite una estesa rete di piste ciclabili: così prende vita e forma la strategia “Bike to rail” della città di Torino. Oltre a più di 1 milione di euro di fondi dedicati elargiti dal ministero italiano delle Infrastrutture e dei trasporti, la Città metropolitana ha di recente messo a disposizione dei Comuni limitrofi 60 mila euro a rafforzamento di tale infrastruttura green.
“Bike to rail” a Torino
Iniziativa volta a incentivare l’uso della bicicletta su scala sovracomunale nonché a rafforzare l’intermodalità tra due ruote e trasporto pubblico su ferro e su gomma, “Bike to rail” punta a implementare le prerogative di mobilità sostenibile a Torino e dintorni.
Nel mese di gennaio scorso sono stati investiti 1.066.000 euro a favore della realizzazione di progettazioni di fattibilità tecnico-economica per il rafforzamento della rete di ciclabili locale. A questi la Città metropolitana di Torino ha aggiunto un contributo pari a 66 mila euro di fondi propri a miglioramento dei collegamenti già esistenti tra poli residenziali e stazioni ferroviarie cittadine.
Più nello specifico, il Comune di Carmagnola ha ottenuto 150.000 euro, seguito dall’Unione dei Comuni dell’area nord-est Torino con 148.988 euro, dal Comune di San Benigno Canavese con 143.461 euro e dal Comune di Cuorgnè con 140.777 euro. Ancora il Comune di Rivoli ha ricevuto 135.000 euro, mentre il Comune di Cavour ha ricevuto 85.000, l’Unione Montana di Comuni delle Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone ha ricevuto 81.188 euro e l’Unione dei Comuni del Ciriacese e del Basso Canavese ha ricevuto 68.811 euro. Le sovvenzioni più basse sono toccate all’Unione Montana Valle Susa (45.000 euro), al Comune di Cumiana (28.590 euro), al Comune di Osasio (17.068 euro), al Comune di Venaria Reale (15.000 euro) e al Comune di Rivalta di Torino (7.345 euro).
Tra bicicletta e ferrovia
Il programma “Bike to rail” ha già avuto a Torino più di una ricaduta non soltanto grazie agli investimenti del ministero italiano delle Infrastrutture e dei trasporti bensì anche grazie a iniziative di respiro europeo. Più nello specifico, la Città metropolitana ha partecipato nel ruolo di partner al progetto Interreg Alcotra Italia-Francia 2014/2020 “Cuore dinamico” con lo scopo di incrementare le occasioni di mobilità sostenibile tra Val Pellice e Val Susa; inoltre, essa ha vestito i panni di capofila nel progetto Interreg Alcotra Italia-Francia 2014/2020 “MobiLab” al fine di valorizzare le prerogative di trasporto ferroviario tra Valli di Lanzo e Valle dell’Orco.
La strategia va peraltro a legarsi inscindibilmente alla recente riattivazione del nuovo collegamento ferroviario Torino-Ciriè, che entro la fine dell’anno corrente dovrebbe prima potersi estendersi sino a Germagnano e dopo arrivare alla piena ripresa della tratta sino a Ceres. Grazie a un investimento complessivo di oltre 230 milioni di euro, di cui 35 milioni di euro stanziati direttamente dalla Regione Piemonte, sono al momento attivi 58 treni che nei giorni feriali viaggiano in ambedue le direzioni ogni mezz’ora di tempo.
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