Sulla scia di numerose altre città di tutta la Francia, anche a Nizza sarà imposto il coprifuoco ai minori di tredici anni. Lo ha stabilito un apposito decreto entrato in vigore sin dallo scorso mercoledì 1° maggio, volto in ultima analisi a contrastare fenomeni di illegalità ed episodi di criminalità.
Più nel dettaglio, l’ordinanza si applica sino al prossimo sabato 31 agosto con orario dalle 23:00 di notte alle 6:00 del mattino seguente su tutto il territorio cittadino; compresi anche i settori di Las Planas (Nord), Ariane, Bon voyage, Pasteur, Saint-Roch e Pilatte-Lorrain (Est), Trachel e Vieux-Nice (Sud) e Madeleine, Jean Vigo e Moulins (Ovest). Ne sono toccati i ragazzi di età inferiore ai tredici anni non accompagnati da genitori o tutori legali, i quali, in caso di violazione o eventuale pericolo, potranno essere ricondotti al proprio domicilio dalle forze dell’ordine.
Le motivazioni del coprifuoco a Nizza
Sin dal 30 marzo del 2010 sono state numerose le ordinanze emesse dalla Città di Nizza a regolamentazione del coprifuoco per i minori, spesse volte tendenti a riunirsi tra strade e piazze in gruppi a loro volte fonte di disturbo o bersagli di aggressioni. Come reso noto dallo stesso documento rilasciato dall’amministrazione, “per l’anno 2023 e i primi tre mesi dell’anno 2024, 141 minori sono stati presi in carico dalla polizia municipale come vittime per atti di violenza armata, violenza sessuale, furto e altro”; in aggiunta, “nello stesso periodo sono stati 1.230 i minori arrestati per reati penali dalla polizia municipale e consegnati a un ufficiale di polizia giudiziaria”.
Lungo tutto l’anno passato circa un terzo degli atti illeciti commessi in città poteva essere attribuito a ragazzi al di sotto dei 16 anni di età, con particolare rilevanza nella zona di Moulins “afflitta da un traffico di droga endemico”. Qui, sul totale “dei 1.000 arresti, il 52% vede coinvolti proprio i minorenni, peraltro soggetti a un elevato tasso di recidiva”.
La decisione di imporre tali limitazioni di orario si deve anche alla tendenza di tali fenomeni di criminalità ad acuirsi durante il periodo estivo, dove l’attrattiva turistica della zona finisce con l’incidere specialmente nel centro della città.
Il commento
“Prendo una posizione ferma contro i giovani minorenni lasciati allo sbando – commenta il sindaco Christian Estrosi commenta sulla sua pagina Facebook -. Il fatto che un bambino sia con i genitori di notte non deve essere frutto della volontà di un sindaco ma del buon senso dei genitori e della legge”.
In correlazione al nuovo decreto che stabilisce il coprifuoco a Nizza, il primo cittadino rivolge un appello al Governo affinché esso fornisca agli enti locali i mezzi per la sua applicazione; egli richiede anche al ministro dell’Interno nuove istruzioni affinché la polizia tanto nazionale quanto municipale sia informata e mobilitata a dovere sulla tematica.
“È inoltre fondamentale che le famiglie siano responsabilizzate perché se il figlio viene trovato da solo di notte chiederò alla Procura della Repubblica di emettere un provvedimento di richiamo – continua Estrosi -. In caso di recidiva vorrei poterli convocare a un corso obbligatorio, nel qual caso potrebbero essere sanzionati e perdere i benefici previsti dal Comune”.
Gli altri coprifuoco
Oltre alla sola Nizza anche numerose altre città hanno adottato o sono in procinto di procedere a imporre il coprifuoco a contrasto della dilagante criminalità che caratterizza in modo particolare le fasce orarie serali. Limitazioni similari sono per esempio in vigore sin dal 2004 a Cagnes-sur-Mer (nei pressi dell’Aeroporto Nizza-Costa Azzurra) e a Pointe-à-Pitre (Guadalupa); in altri luoghi di differenti dipartimenti, come per esempio a Béziers (Hérault) e Pennes-Mirabeau (Bouches-du-Rhône) l’ufficializzazione della misura risale appena alla scorsa settimana.
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